Barricate

Funivia forte Begato, lunedì 18 l’assemblea pubblica. Comitati preparano la contestazione: “Manovra di facciata”

"Dopo anni di richiesta convocata l'assemblea non nei quartieri interessati, in orario di lavori e in un posto che non può accogliere tutti gli interessati"

"Il Lagaccio non è Cortina", in 300 in corteo per dire no alla funivia di forte Begato
Foto d'archivio

Genova. Prosegue la corsa dell’amministrazione civica genovese verso la realizzazione del progetto della funivia di Forte Begato, l’infrastruttura che collegherà i monti sopra la città con Principe, sorvolando il quartieri di Lagaccio, Granarolo e Oregina. Dopo l’uscita del progetto, in programma la prima assemblea pubblica convocata dal Comune per presentarlo alla popolazione: appuntamento fissato a lunedì 18 settembre, ore 15.30, presso Sala Chierici della Berio.

Una location e una modalità che per non sono state gradite dagli attivisti del comitato ‘Con i piedi per terra’, composto da residenti e simpatizzanti, che da mesi sta lottando per fermare un’opera considerata “Inutile e costosa, pensata per i turisti e non per i genovesi“. “Dopo quasi due anni dal lancio del progetto della Funivia Stazione Marittima – Forte Begato, gli abitanti di Lagaccio, Oregina, San Teodoro e Granarolo ancora aspettano chiarimenti dal Comune e dagli uffici competenti – si legge nella nota stampa diffusa oggi – la tanto attesa Assemblea Pubblica per parlare del progetto della funivia si svolgerà in centro e in una sala con soli 90 posti“.

“A nulla sono valsi gli innumerevoli solleciti del comitato di diverse associazioni locali e di tanti singoli cittadini e cittadine. L’ultimo lo scorso 26 luglio, in occasione del Consiglio Municipale congiunto tenutosi al centro civico Buranello che sembrava aver finalmente attivato un canale di dialogo – continua il comunicato stampa – Un dialogo che arriva in estremo ritardo e che per questo sembra essere svuotato della sua funzione. L’impressione è che tutte le decisioni siano già state prese nell’ufficio del Sindaco, lontano dai riflettori, e che non siano previsti spazi di manovra per migliorare il progetto, nemmeno per discuterlo”, ricordano dal comitato.

“Oltre il ritardo nel coinvolgimento, la poca trasparenza nell’iter di approvazione e i mancati approfondimenti e studi necessari, arriva un altro schiaffo alla cittadinanza: l’Assemblea Pubblica, annunciata come l’avvio di un processo partecipativo e la prima occasione pubblica di presentazione del progetto alla cittadinanza, non si terrà nei quartieri interessati del progetto ma in centro , in una sala con una capienza massima di 90 persone, tecnici, assessori e consiglieri compresi”.

“L’assemblea, promessa dal vice sindaco Piciocchi, dal presidente del Municipio I Centro Est Carratù e dall’ing. Michelini, responsabile del progetto, e chiesta a gran voce anche dal fronte progressista nei due municipi interessati dall’opera risulta ora completamente svuotata dal suo significato – concludono – Per questo motivo, come comitato Con i piedi per terra, abbiamo deciso di non partecipare a quella che è chiaramente una manovra di facciata, decisamente maldestra,  dell’Amministrazione per eliminare di fatto ogni confronto. Per manifestare il nostro dissenso stiamo organizzando un presidio a cui invitiamo tutta la cittadinanza, le associazioni, i comitati e tutte le realtà che ci hanno finora sostenuto. L’appuntamento per il presidio è lunedì 18 settembre alle 15:30 in via del Seminario, davanti alla biblioteca Berio”.

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