Genova. Ancora polemiche in Municipio Centro Est sulla funivia di Forte Begato. Dopo il gesto della maggioranza che nello scorso consiglio congiunto aveva fatto saltare il numero legale su un ordine del giorno che impegnava la giunta a convocare un’assemblea pubblica, la richiesta è arrivata formalmente dai gruppi di minoranza ai sensi del regolamento.
Il presidente Andrea Carratù e la giunta fanno sapere in un comunicato di aver “preso atto” della comunicazione pervenuta agli uffici e ribadiscono di ritenere “utile e necessario un confronto con la cittadinanza“, come “più volte comunicato anche nelle apposite sedi istituzionali”.
“Ci fa specie, però, che data la necessità di coinvolgere il maggior numero di persone, la minoranza del Municipio I Centro Est abbia deciso di vincolarci a termini perentori per via del regolamento ex articolo 71 costringendoci a convocare un’assemblea nel mese in cui i cittadini sono nella maggior parte dei casi fuori città – prosegue la nota della giunta Carratù -. Auspichiamo, quindi, che l’assemblea pubblica che verrà indetta sia un evento costruttivo e finalizzato al bene del quartiere senza cadere nel più strumentale agone politico e speriamo, inoltre, che in caso di carenza di partecipanti la minoranza si assuma la responsabilità politica di un gesto che potrebbe rendere vano il ridetto confronto”.
L’opposizione ha chiesto che durante l’assemblea pubblica venga presentato non solo il piano di fattibilità tecnico-economica della funivia, ma anche “una valutazione dell’incidenza del progetto funiviario sul valore del mercato immobiliare nel quartiere del Lagaccio, con specifica attenzione per gli immobili che dovessero avere l’affaccio lungo la linea funiviaria” e che “venga illustrato il piano di mobilità da e verso il quartiere del Lagaccio per il periodo in cui si svolgeranno i lavori”.
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