Genova. La volontà di Amt e Trenitalia è “continuare il confronto già avviato” per “trovare un accordo”. A dirlo è la presidente di Amt, Ilaria Gavuglio, intervenuta sul ‘pasticcio’ innescato dall’impossibilità per under 14 e over 70 di viaggiare gratis sui treni della tratta urbana con il Citypass, contrariamente a quanto comunicato con l’avvio della sperimentazione partita il 15 gennaio.
“Venerdì mattina abbiamo incontrato l’amministratore delegato di Trenitalia – ha detto Gavuglio – La volontà comune è quella di continuare il confronto già avviato sulle partite aperte con l’obiettivo di trovare un accordo che ci consenta di far fruire dell’intero sistema di trasporto pubblico, compreso la rete ferroviaria urbana di Genova, anche le nuove innovative gratuità under 14 e over 70. Abbiamo operato nell’interesse degli utenti del Tpl, offrendo loro una opportunità completa che trovava riferimento nell’accordo storico con Trenitalia. Si tratta, siamo certi, di una sospensione temporanea che risolveremo incontrandoci già dalla prossima settimana”.
Come spiegato in precedenza, nei giorni scorsi diversi cittadini over 70 si sono visti contestare il Citypass dai controllori di Trenitalia dopo essere saliti su treni regionali della tratta Voltri-Nervi-Pontedecimo. È così emerso che l’accordo per l’utilizzo libero del sistema urbano di trasporto vale per bus, corriere, Navebus, Volabus, trenino di Casella e la linea 782 fra Santa Margherita e Portofino (per gli over 70 vale dalle 9.30 in poi, nella cosiddetta fascia “off peak”), ma non per i treni. Elemento uscito “a sorpresa”, e che contraddice la comunicazione ufficiale di Comune e Amt, che nel frattempo hanno modificato i banner togliendo, appunto, Trenitalia.
A oggi dunque non si può viaggiare gratis con il Citypass sui treni della tratta urbana, perché si è a rischio multa, anche se pare che i controllori siano stati quantomeno avvisati della necessità di essere tolleranti alla luce del ‘pasticcio comunicativo’. Nel confronto dovrà necessariamente entrare anche la Regione, visto che l’accordo quadro è stato siglato appunto tra Regione e Trenitalia, e uno dei nodi principali da sciogliere riguarda, prevedibilmente, i fondi necessari per garantire la gratuità del servizio per under 14 e over 70 anche lungo le tratte urbane dei regionali. A effettuare una valutazione in questo senso sarà l’Università di Genova, cui è stato affidato il compito di stabilire l’impatto economico per ciascuna società, Amt e Trenitalia.
“Rispetto alle posizioni pregresse e al ripristino della possibilità di utilizzare la rete ferroviaria da parte delle gratuità under 14 e over 70, di comune accordo – ha detto Gavuglio – è stato deciso di affidarsi all’ente terzo Università di Genova. Resta ovviamente possibile utilizzare la rete ferroviaria urbana genovese per tutti gli altri abbonamenti a pagamento per cui è previsto. Obiettivo della nostra nuova politica commerciale sperimentale è di spingere sempre più persone verso la mobilità sostenibile e sono certa che sia un obiettivo comune”.
Nel frattempo la protesta continua a montare. Il sindacato Spi Cgil ha chiesto “le dimissioni della presidente di Amt e dell’assessore Campora”, mentre la consigliera comunale di Azione, Cristina Lodi, ha annunciato che presenterà un’interrogazione in consiglio comunale: “Chiederò spiegazioni ma soprattutto chiederò come l’assessore Campora intende affrontare questa gravissima situazione e tutelare i cittadini genovesi rispetto a questo atteggiamento irresponsabile e inaccettabile di Amt, che non solo ha fatto fare code infinite agli anziani e alle famiglie mettendo tutti in difficoltà in queste ultime settimane pur pagando 10 euro, ma addirittura ha costretto famiglie ad attrezzarsi con mezzi elettronici per poter permettere ai propri figli di avere l’abbonamento”.
“Bucci sul biglietto integrato sembra Totò quando provava a vendere la Fontana di Trevi a un povero malcapitato. Ha aumentato i biglietti per tutti, promettendo in cambio la gratuità per anziani e giovani, salvo poi cancellarla di notte, visto che non aveva alcun accordo con Trenitalia per sostenere questa misura. Risultato? Salta la gratuità, restano gli aumenti, per tutti – è stato il commento di Luca Garibaldi, capogruppo del Pd in Regione – la rivoluzione del trasporto pubblico gratuito è durata meno di una settimana e si è trasformata in un incubo. In tutto questo la Regione scarica sul Comune le responsabilità, che la scarica su AMT e Trenitalia. Alla fine decine di migliaia di persone – under 14 e over 70 – che avevano creduto alle promesse della destra ora si ritrovano a non sapere come comportarsi. Un disastro, facendo cassa sul trasporto pubblico”.