Conto alla rovescia

La carta d’identità non basta più per viaggiare gratis sui bus Amt: dal primo maggio obbligatorio il CityPass

Tolleranza zero da parte dei controllori, che negli ultimi due mesi hanno accettato il documento per attestare il diritto all'agevolazione. Resta sospeso il verdetto sulla gratuità dei treni

autobus amt inverno

Genova. Meno di due settimane, e non sarà più possibile utilizzare il documento d’identità per viaggiare gratis sugli autobus a Genova e provincia. Dall’1 maggio, infatti, i genovesi over 70 e under 14 che vorranno viaggiare gratis sui bus Amt  dovranno mostrare il CityPass, perché la carta d’identità non sarà più sufficiente.

Lo “scatto” era già stato stabilito a metà gennaio. Complice il caos e le tensioni alle biglietterie per far fronte alle richieste dei cittadini che hanno diritto alle agevolazioni, la partecipata del Comune aveva accordato un periodo “cuscinetto” in cui, a far fede per l’uso gratuito dei mezzi, sarebbe stato il documento d’identità con indicata la residenza a Genova.

Dal primo maggio invece tolleranza zero: per viaggiare senza fare il biglietto sarà necessaria la tessera CityPass, che si può ottenere online collegandosi al sito Amt senza costi oppure alle biglietterie Amt, dove si dovrà pagare un contributo di 10 euro.

Anche alla luce delle lunghe code che si erano registrate a gennaio, e delle difficoltà denunciate da molti utenti, Amt ha reso noto che è possibile prenotare un appuntamento al numero verde 848000030 per fare la tessera alla biglietteria scelta. Resta invece sospeso il contenzioso Amt-Trenitalia deflagrato col pasticcio della gratuità per gli over 70, che possono sì viaggiare sui mezzi dell’azienda genovese, ma non sui treni in ambito urbano.

Il verdetto, affidato a uno studio del Cieli, centro per i trasporti e la logistica dell’Università, era atteso per fine febbraio ma bisognerà ancora attendere: “L’Università sta lavorando e a breve avremo i risultati che potranno permettere anche l’integrazione degli abbonamenti gratuiti over 70”, ha detto la presidente Amt Gavuglio. L’accordo Amt-Trenitalia per l’integrazione tariffaria è scaduto nel 2018 e da allora non è più stato rinnovato.

Nonostante questo, visto che l’integrazione ha continuato a operare di fatto, l’azienda ferroviaria ha continuato a emettere fatture per circa 7,5 milioni di euro all’anno arrivando a una cifra di oltre 25 milioni al termine del 2022. Fatture che da via Montaldo non sono mai state pagate, ritenendo che la cifra dovuta non fosse corretta. Lo scontro è rimasto sommerso fino all’inizio del 2024, quando Amt ha varato i nuovi abbonamenti gratuiti (e integrati) per under 14 e over 70: a quel punto è arrivato l’altolà di Trenitalia che ha messo tutti alle strette, costringendo Amt a tornare sui suoi passi.

Altro discorso per quanto riguarda metropolitana e impianti verticali (ascensori, funicolari e cremagliera): questi sono gratuiti a ogni ora e ogni giorno per i residenti a Genova – che dovranno comprovarlo con un documento – mentre saranno a pagamento per turisti e persone senza residenza (anche domiciliati o dimoranti).

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