Appello

Mobilità, il Comune di Genova alle grandi aziende: “Troppo pochi abbonamenti aziendali ad Amt”

Ancora aperto il contenzioso Amt-Trenitalia sulla gratuità per gli over 70. Nel corso del convegno "Muovere le cose, muovere le persone" si è fatto il punto sui progetti legati a logistica e digitale. Falteri: "Rivoluzione digitale"

autobus amt inverno

Genova. “Stiamo chiedendo alle grandi aziende genovesi uno sforzo per spingere ulteriormente per gli abbonamenti aziendali, oggi il numero di abbonati annuali Amt all’interno delle imprese è ancora troppo basso“.

Lo ha detto l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova, Matteo Campora, a margine del convegno a palazzo Tursi dal titolo “Muovere le cose, muovere le persone”, promosso dall’amministrazione e organizzato dall’Istituto internazionale delle comunicazioni in collaborazione con Amt Genova.

L’appello dell’amministrazione alle imprese è stato lanciato nell’ambito del tavolo aperto per limitare l’impatto dei grandi cantieri in città. “Con lo smart working – ha ricordato Campora – potremmo evitare ad almeno 3000 cittadini di spostarsi nel tragitto casa lavoro, ma non è detto che tutte queste persone utilizzino quotidianamente il mezzo privato, invece in un’ottica di riduzione della Co2 oltre che di maggiore fluidità del traffico, sarebbe importante che le aziende spingessero per una maggiore diffusione degli abbonamenti annuali”.

Abbonamenti annuali Amt che, ricordiamo, dal 15 gennaio hanno un costo di 295 euro per viaggiare su tutta la rete urbana e della Città metropolitana. Fino all’anno scorso esistevano vere e proprie tariffe aziendali previste per le grandi aziende che acquistavano in blocco per i dipendenti gli abbonamenti come benefit. Oggi quel vecchio costo scontato sarebbe più alto rispetto alla nuova tariffa standard quindi non esiste una tipologia di abbonamento ad hoc. Ma in ogni caso, secondo il Comune, si deve e si può fare di più.

Al convegno “Muovere le cose, muovere le persone” – a proposito di abbonamenti – anche la presidente Amt, Ilaria Gavuglio, che ha presentato i dati aggiornati relativi ai risultati del nuovo piano tariffario. “Numeri incoraggianti, che ci hanno sorpreso – dice – il nuovo sistema tariffario è scattato il 15 gennaio, abbiamo chiuso il mese di marzo con 41.300 abbonamenti annuali da 295 euro, 200 euro per under26 e agevolati a 120 euro. L’anno scorso nello stesso periodo erano stati 13.900. Inoltre abbiamo emesso 58.500 abbonamenti gratuiti, attraverso CityPass, il 79% dei quali a over 70 e il 21% agli under 14″.

Inoltre, secondo quanto illustrato dalla presidente di Amt, le gratuità introdotte per i residenti per metropolitana e impianti verticali hanno portato a un incremento dell’utilizzo di questi mezzi rispettivamente per il 50% e il 40%.

Resta ancora aperta la questione della contenzioso Amt-Trenitalia deflagrato col pasticcio della gratuità per gli over 70, abilitati a viaggiare sui mezzi dell’azienda genovese ma non sui treni in ambito urbano. Il verdetto, affidato a uno studio del Cieli, centro per i trasporti e la logistica dell’Università, era atteso per fine febbraio ma bisognerà ancora attendere. “L’Università sta lavorando e a breve avremo i risultati che potranno permettere anche l’integrazione degli abbonamenti gratuiti over 70”, ha detto oggi la presidente Amt Gavuglio.

L’accordo Amt-Trenitalia per l’integrazione tariffaria è scaduto nel 2018 e da allora non è mai più stato rinnovato. Nonostante questo, visto che l’integrazione ha continuato a operare di fatto, l’azienda ferroviaria ha continuato a emettere fatture per circa 7,5 milioni di euro all’anno arrivando a una cifra di oltre 25 milioni al termine del 2022. Fatture che da via Montaldo non sono mai state pagate, ritenendo che la cifra dovuta non fosse corretta. Lo scontro è rimasto sommerso fino all’inizio del 2024, quando Amt ha varato i nuovi abbonamenti gratuiti (e integrati) per under 14 e over 70: a quel punto è arrivato l’altolà di Trenitalia che ha messo tutti alle strette.

Deus ex machina del convegno il consigliere comunale delegato ai nuovi insediamenti aziendali, Davide Falteri, che ha sottolineato come oggi sia necessaria una “visione sinergica e condivisa dei sistemi di trasporto, una progettazione e gestione del trasporto merci e persone e delle relative infrastrutture, oggi è in atto una rivoluzione grazie al digitale, ai modelli di previsione e all’intelligenza artificiale”.

Molti i temi sviluppati nel corso della mattinata, non solo logistica e trasporto urbano ma anche digitalizzazione, sostenibilità e multimodalità. Preziose le prospettive e le analisi approfondite portate dai vari relatori. Tra loro, Riccardo Genova, presidente dell’Istituto delle comunicazioni, Enrico Musso, direttore del Cieli, Cesare Rossini, presidente della fondazione Slala, Matteo Marvogli, direttore del primo tronco di Autostrade per l’Italia, Giorgio Cavo, ad Hub Telematica, Livio Ravera, ad Mercitalia Shunting & Terminal e Giampiero Biamino, direttore Smart City del Comune di Genova.

“Una città è, come il corpo umano, un organismo con dei fluidi che circolano, e questi fluidi sono il traffico, di merci e persone, oggi faremo il punto sullo stato dell’arte dei vari progetti sapendo che dobbiamo far dialogare le merci con le cose”, conclude Campora.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.