Genova. Dopo il corteo di protesta, la canzone “tormentone”. Il comitato Con i piedi per terra porta avanti la battaglia contro la funivia di forte Begato, un progetto finanziato con 40 milioni di fondi complementari al Pnrr (l’appalto da circa 34 milioni è già lievitato), e lo fa trasformando la hit di Annalisa, “Bellissima”, in una sorta di “canzone-denuncia” corredata da videoclip.
In poco meno di un minuto si vedono due ragazze, identificate come “crocieriste”, che ammirano Genova dall’alto, che girano le spalle al progetto della contestata funivia e che, di contro, salgono sulla cremagliera di Granarolo: “Anche le croceriste preferiscono la cremagliera alla funivia, fatevene una ragione”, è il commento a corredo del video, mentre la cantante intona ““i croceristi sono la tua priorità, vuoi costruire la funivia con i soldi pubblici, il tuo modo di fare le cose non cambia mai. Vuoi costruire piloni in mezzo a case e palazzi – prosegue il brano rivisto – c’è già una cremagliera e basta estenderla, quella è bellissima”.
Presenti, dunque, tutte le ragioni della protesta del comitato: i fondi per l’infrastruttura, che collegherà Principe a forte Begato passando sopra il Lagaccio, rientrano nei 70 milioni accordati dal ministero della Cultura al Comune di Genova per l’intera riqualificazione del sistema dei forti, e per chi contrasta il progetto si tratta di uno spreco di soldi pubblici che andrà a impattare in modo pesante su un intero quartiere: “Andrà solamente a distruggere il valore delle nostre case e la qualità della nostra vita: luci, cantieri, inquinamento, soprattutto acustico – aveva spiegato Irene Rolfini, tra i membri del comitato, in occasione del corteo di protesta organizzato a fine giugno – Non c’è stata nessuna analisi costi-benefici. E poi, perché dovremmo togliere i turisti dal centro storico già esistente?”.
La lunghezza complessiva della funivia sarà di 2,5 chilometri per un dislivello di 450 metri. Per raggiungere forte Begato bisognerà scendere e risalire alla fermata di ponte Don Acciai, uno spostamento di pochi istanti e pochi metri, da una cabina all’altra. Il sistema meccanico sarà di tipo “a va e vieni”, il sistema più efficiente e sicuro tra quelli a disposizione. Ogni cabina è omologata per trasportare fino a 60 passeggeri per viaggio. In tutto il viaggio durerà una decina di minuti. Non è ancora chiaro quando esattamente partiranno i lavori, che dovrebbero durare 18 mesi.
Il Comune è ancora alle prese con il progetto di fattibilità tecnico economica, e manca ancora quello esecutivo, ma per la natura dell’appalto integrato il raggruppamento Doppelmayr-Collini, vincitore della gara, potrà procedere con un avanzamento in parallelo almeno per quanto riguarda le opere propedeutiche.
In attesa di informazioni ufficiali, e sulla base di quelle informali filtrate da Palazzo Tursi, è ragionevole supporre che la funivia, se sarà realizzata, potrebbe compiere i suoi primi viaggi nella primavera 2025. Per i comitati però le preoccupazioni sono quanto mai attuali, non soltanto per l’impatto che l’opera avrà sul Lagaccio una volta realizzata e funzionante, ma anche per tutte la parte di cantiere. Da qui le proteste, messe anche in musica.