Genova. In direzione centro torneranno due corsie per le auto, mentre in direzione Levante – ed è questa la principale novità chiesta dal Municipio – ce ne saranno due fino all’incrocio con via Piave, poi fino a Boccadasse una sola corsia ma abbastanza larga da permettere ai mezzi di soccorso di superare eventuali code. Il progetto preliminare della nuova pista ciclabile di corso Italia, affidato allo studio Montieri Macchi, è uscito finalmente dai cassetti del Comune.
Come più volte annunciato da Tursi, sarà una pista bidirezionale in sede protetta – cioè totalmente separata dal flusso del traffico – realizzata al posto dello spazio occupato oggi da parcheggi e fioriere che verranno spostati verso il centro della carreggiata e fungeranno da barriera a tutela dei ciclisti. Sarà lunga complessivamente 2,5 chilometri (da corso Marconi all’inizio di via Cavallotti) e larga tre metri, 1,5 per ogni senso di marcia.
Entro maggio il progetto definitivo, cantiere al via entro l’autunno per terminare nell’estate 2022. I soldi sono quelli dell’ex ministero dei Trasporti, circa 3 milioni di euro (una parte minore di questi fondi sarà usata per realizzare cicloposteggi e box per le bici). Il Comune sta ancora valutando se indire una gara per progettazione esecutiva e lavori o se affidare tutto ad Aster.
Dal punto di vista del traffico, l’attuale corsia gialla riservata alle bici sarà completamente cancellata. Il miglioramento sarà sensibile in direzione centro, dove torneranno a disposizione due corsie per le auto. Sul lato mare torneranno due corsie fino all’intersezione con via Piave: da qui il flusso diretto in Albaro e oltre potrà svoltare e immettersi su via Rosselli per evitare il collo di bottiglia. Una mossa che dovrebbe anche sgravare corso Marconi e la viabilità alternativa (via Rimassa, corso Torino e via Barabino).
Il saldo dei parcheggi, secondo quanto garantisce Valentino Zanin della direzione smart mobility del Comune di Genova, dovrebbe essere zero. Nessuno stallo guadagnato e nessuno stallo perso, ma ancora non è chiaro quali aree saranno destinate alla sosta delle moto, quali alla sosta delle auto e quali ai disabili. Sono previste aree di carico-scarico merci pensate per non interferire con la viabilità. Ci saranno rastrelliere per la sosta delle biciclette con un numero di stalli proporzionale alla quantità di attività presenti nelle vicinanze. I disabili potranno accedere facilmente alla passeggiata usando le rampe di raccordo poste in corrispondenza degli attraversamenti.
Le fermate Amt non cambieranno posizione, ma saranno spostate al posto dell’attuale corsia ciclabile in corrispondenza di quelle già esistenti. Saranno realizzate nuove pensiline a isola tra la pista e l’area riservata alla fermata. Per raggiungerle gli utenti dei mezzi pubblici dovranno attraversare la pista ciclabile ma sarà un tratto molto breve. Saranno tracciate strisce orizzontali in modo che i ciclisti rallentino per far transitare i pedoni
La pista ciclabile non sarà l’unica novità perché l’intervento di riqualificazione è più ampio. Gli attraversamenti pedonali saranno rifatti e protetti, mentre sulla passeggiata e in prossimità delle fermate dei bus saranno installate nuove fioriere con seduta integrata in modo da recuperare le panchine demolite per fare posto alla ciclabile. L’obiettivo è recuperare almeno in parte il materiale, ma il disegno geometrico sarà diverso. La Soprintendenza ha dato comunque indicazione al Comune di preservare la passeggiata originale. Qualche ritocco interesserà anche le aiuole a centro strada che, ha spiegato Zanin, in alcuni tratti saranno “riprofilate”.
“È un passo avanti – dice il sindaco Marco Bucci -. La ciclabile in corso Italia è stata una scelta strategica per promuovere un tipo di mobilità sostenibile in cui crediamo. Altrove rimarranno le piste rosse che scorrono parallele al traffico e che rimangono comunque una garanzia di sicurezza per chi va in bici o in monopattino rispetto agli altri mezzi su strada”.
“Abbiamo pensato di superare la ciclabile d’emergenza per avere una ciclabile strutturata che permetterà di essere fruita da tutti in maggiore sicurezza – ha commentato l’assessore alla Mobilità Matteo Campora – e sarà anche un’occasione di riqualificare corso Italia con più spazi verdi. Oggi presentiamo questa proposta, ma ci sarà la possibilità per chi vuole di fare ulteriori proposte e attuare migliorie al progetto. Nell’ultimo anno abbiamo realizzato oltre 30 km di corsie ciclabili, a maggio partiranno i lavori in Valpolcevera e raggiungeremo così una lunghezza di 65 km, ma l’obiettivo finale è arrivare a 130 km in tutta la città“.
“La pista di corso Italia è un tassello importante previsto dal Pums – aggiunge il mobility manager Enrico Musso -. Nel 2020 le misure anti-Covid hanno permesso di partire prima con le corsie di emergenza e ottenere rapidamente finanziamenti per la ciclabile strutturata. Con questo progetto la capacità per auto e bus della carreggiata a monte tornerà ai livelli prima del 2020 e la carreggiata a mare tornerà a due corsie nel tratto più problematico”.