Genova. Domani, lunedi 10 maggio, ci sarà anche Matteo Trentin, capitano della nazionale di ciclismo, a vestire i panni di angelo custode dei bambini impegnati a pedalare per andare a scuola con il “BicibuSauro” organizzato dall’associazione tRiciclo – Bimbi a basso impatto.
Trentin porterà con sé i cartelli di salvaguardia delle persone che vanno in bicicletta promossi dall’associazione Io rispetto il clcista e dalla fondazione Michele Scarponi e si farà portavoce di richieste alle istituzioni cittadine affinché i percorsi ciclabili possano garantire il più possibile sicurezza a chi li percorre sia per sport, ma anche e soprattutto per raggiungere scuole e lavoro. Per chi si volesse unire alla pedalata appuntamento alle 7.45 in piazza Paolo da Novi.
Lo scorso 30 aprile l’associazione tRiciclo ha rivolto insieme agli amici del bike-to-school di Roma, Milano, Torino, Bologna e Napoli all’amministrazione locale una serie di richieste: istituire strade scolastiche davanti ad ogni scuola; pianificare e mettere in sicurezza, anche attraverso un utilizzo più diffuso delle corsie ciclabili, piste ciclabili strutturate e zone 30/20/10, gli itinerari casa-scuola per favorire la mobilità ciclistica/micromobilità; spingere verso l’adozione dei mobility manager scolastici come già previsto dalla legge 221 del 28 dicembre 2015, tuttora ampiamente ignorata; attrezzare tutte le scuole con stalli biciclette e consentire la sosta interna dove possibile per poter parcheggiare in sicurezza le biciclette; dare seguito concreto alle richieste delle tre scuole dei bicibus sperimentali Nazario Sauro, Tollot- De Scalzi Polacco e Alessi; in generale disincentivare l’utilizzo di auto e moto in tutta la città e incentivare invece l’utilizzo di mezzi pubblici.
“Visto il passaggio del BicibuSauro (bicibus per la scuola Nazario Sauro) in corso Italia – scrive l’associazione – chiediamo anche all’amministrazione di cogliere l’occasione del finanziamento da 3 milioni non solo per la pista ciclabile strutturata, certamente essenziale per la mobilità sostenibile in città, ma anche per dimostrare coraggio: anziché aumentare nuovamente gli spazi dedicati alle auto a discapito di quelli pedonali, si possono trovare soluzioni alternative prevedendo una corsia per il trasporto pubblico e eventualmente limitando l’accesso ai mezzi motorizzati dei residenti. In una recente commissione del municipio Medio Levante, il sindaco ha addirittura dichiarato che sarebbe disponibile a chiudere al traffico tutta corso Italia“.
“Anche se tale eventualità genererebbe sollevazioni popolari – prosegue tRiciclo – corso Italia ha tutte le potenzialità per essere preso come esempio coraggioso per riconoscere e riqualificare la città e renderla piacevole da vivere e fruibile ai cittadini, ai turisti e in particolare ai bambini attraverso la mobilità dolce e i mezzi pubblici integrando le zone verdi urbane nelle politiche gestionali di una città resiliente che è in grado di adattarsi e mitigare i cambiamenti climatici e gli estremi stagionali freddi e caldi. Proprio grazie l’utilizzo di nuove specie vegetali anti-inquinamento e di fusto si arriverà a una maggior fruibilità della zona in tutte le stagioni grazie alla capacità di mitigare gli eventi meteorologici non solo estivi ma anche invernali e di creare un’area ad alta frequentazione dove famiglie, bimbi e anziani potranno godere di uno spazio a misura di tutti. Ciò porterà effettivi benefici per la città, sociali-economici e salutari, legati sia alla riduzione del traffico che alla protezione indotta da aree verdi con elementi di arredo in materiali mediterranei”.