Genova. Dopo la formalizzazione a fine aprile del trasferimento dal Demanio al Comune di Genova della passeggiata della Lanterna, il percorso che in parte sopraelevato, in legno e acciaio, porta dall’area del terminal Traghetti di San Benigno ai piedi del simbolo della città, l’amministrazione civica – insieme al sistema dei musei del mare – sta studiando la possibilità di rendere quella passeggiata una pista ciclopedonale.
A confermare l’intenzione sul progetto, per quanto embrionale, è l’assessore comunale allo Sviluppo economico portuale e logistico Francesco Maresca: “In queste settimane si stanno portando avanti diverse riunioni concentrate sulle soluzioni per valorizzare tutto il complesso della Lanterna, uno dei progetti specifici sarebbe l’individuazione di un percorso ciclopedonale per collegare il parco con ancora più facilità al resto della città”.
Il Comune insieme la Muma sta cercando di capire quali strumenti economici possano essere a disposizione ma la volontà è di concretizzare il tutto entro alcuni mesi. “Il nostro obbiettivo è rendere la Lanterna ancora più fruibile e collegarla al centro storico in un’ottica complessiva di rilancio turistico”. Da studiare anche soluzioni per abbattere le barriere architettoniche.
Da questo punto di vista l’assessorato allo Sviluppo economico portuale e logistico sta effettuando una ricognizione di quelle aree del porto che oggi sono interdette ai cittadini e ai turisti ma che potrebbero invece tornare a connettersi con il resto del tessuto urbanistico. “Un esempio tra tutti è il viadotto Cesare Imperiale – spiega Maresca – chiuso ormai dal 2013 per ragioni di sicurezza legate all’antiterrorismo, ma ci sono altre aree che bisognerebbe riuscire a restituire alla cittadinanza anche nell’ottica del recupero dell’Hennebique, bisognerebbe riuscire a creare percorsi senza soluzione di continuità”.
A dicembre 2017 il Comune di Genova aveva acquisito dal patrimonio dello Stato la gestione del parco e del museo della Lanterna. La gestione del complesso è portata avanti grazie alla collaborazione con il Mu.Ma. e con l’Associazione Amici della Lanterna”.