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Linea del Campasso, a luglio partono i lavori: in via Ardoino una galleria a copertura dei binari

La conferma di Macello (Rfi): per costruirla non saranno intaccati i 189 milioni del piano di rigenerazione urbana. Fine lavori nel 2025, insieme al Terzo Valico

La linea ferroviaria del Campasso tra le case di Sampierdarena

Genova. Prenderanno il via quest’estate i lavori per la riattivazione della linea del Campasso, il proverbiale ultimo miglio del Terzo Valico che garantirà il collegamento tra le banchine del porto e il bivio Fegino per i treni merci. A confermarlo è Vincenzo Macello, direttore degli investimenti di Rfi, a margine del convegno Programmazione, esercizio e gestione delle reti di trasporto al Palazzo della Borsa: “Abbiamo terminato gli iter autorizzativi e la progettazione, stiamo chiudendo il contratto con Cociv per l’avvio dei lavori, entro fine giugno prevediamo di arrivare alla firma e subito dopo partiremo”.

I primi cantieri, da quanto si apprende, partiranno dal parco ferroviario del Campasso: qui saranno realizzati otto binari, controllati da un nuovo apparato centrale computerizzato, dove si potranno comporre direttamente i treni da 750 metri. Gli interventi interesseranno un’area di circa 48.500 metri quadrati. Tra il Campasso e il bivio Fegino, per circa 2 chilometri di linea, bisognerà abbattere e ricostruire un ponte ferroviario sul Polcevera, adeguare la galleria Facchini e attrezzare gli impianti tecnologici. Ma la tratta più delicata sarà quella a valle, dove i binari passano in mezzo alle case tra le gallerie Campasso e Sampierdarena.

Un “nervo scoperto” del progetto che in questi ultimi anni ha mandato in fibrillazione gli abitanti, preoccupati dalle ricadute in termini di sicurezza ma anche di rumore e di salute, visto che il piano di esercizio prevede il passaggio di 42 treni al giorno, di cui quasi la metà nelle ore notturne. Ma oggi, dopo i numerosi annunci del sindaco Bucci e le rassicurazioni nelle sedi ufficiali, Macello ribadisce: “Stiamo progettando la copertura di via Ardoino. Sarà una vera e propria galleria, abbiamo trovato una soluzione che permette di costruirla. Sarà poi il Comune a lavorare sugli aspetti di rigenerazione urbana della parte soprastante”.

Non solo: le risorse necessarie per la galleria su via Ardoino, sebbene ancora da quantificare, non intaccheranno i 189 milioni in dotazione dal Governo per la riqualificazione dei quartieri attraversati dalle linea merci del Campasso. Soldi con cui da un lato verranno pagati indennizzi ed espropri nella fascia più vicina alla ferrovia (in un raggio di 10 metri dalle rotaie) e dall’altro si dovranno realizzare interventi in grado di cambiare volto alla zona, come ad esempio la “pista ciclabile con alberi” teorizzata dal sindaco Bucci o il nuovo polo didattico di piazza Facchini proposto dal Municipio Valpolcevera nell’ambito del percorso partecipativo con la cittadinanza. Gli investimenti per la copertura dei binari, invece, saranno reperiti da Rfi nell’ambito del progetto unico che include Terzo Valico e nodo di Genova.

E i treni con merci pericolose? “In condizioni normali saranno tutti instradati sulla linea Sommergibile – ribadisce Macello – mentre la linea del Campasso sarà comunque adeguata al transito in caso di problemi sull’altra direttrice”.

I tempi dell’operazione andranno di pari passo con quelli del Terzo Valico: si prevede quindi di terminare i lavori entro il 2025. Per quanto riguarda le altre opere in porto, a gennaio verrà completato il potenziamento e prolungamento del parco Bettolo-Rugna (oltre 10,8 milioni). Per la riqualificazione della linea fino al Campasso attraverso la galleria Molo Nuovo (23,9 milioni) bisognerà attendere la fine del 2024. In corso l’iter autorizzativo per l’ammodernamento della stazione Fuorimuro (65 milioni) il cui completamento è previsto nel primo semestre 2026.

Più avanzato il cammino delle opere di potenziamento del nodo ferroviario che permetteranno di separare i treni locali da quelli a lunga percorrenza e dal traffico merci: l’83% degli scavi è stato completato e la chiusura dei cantieri è prevista per dicembre 2024. In altri termini, dal 2025 Genova potrà godere di una ferrovia urbana con una capacità teorica di un treno ogni 5 minuti tra Voltri e Brignole. Tra il dire e il fare c’è di mezzo l’aggiornamento del contratto di servizio con la Regione. O in alternativa la concretizzazione del blitz di Bucci che vorrebbe prendere in gestione il servizio attraverso Amt.

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