Genova. “Tra la ferrovia e le case ci sarà una passeggiata pedonale e ciclabile con gli alberi. E ci saranno barriere antirumore da tutte le parti con un tappetino per assorbire le vibrazioni“. Il sindaco Marco Bucci, a margine di una tavola rotonda sull’ultimo meglio del Terzo Valico nella sede dell’Autorità portuale di Genova, anticipa alcuni dettagli del progetto di rigenerazione urbana finanziato con 189milioni dal Governo con l’obiettivo di cambiare volto ai quartieri della Valpolcevera attraversati dalla linea del Campasso che collegherà lo sbocco della galleria a Fegino con le banchine del porto.
Rassicurazioni arrivano anche su piazza Facchini, una partita considerata strategica dall’amministrazione municipale: “Avremo la riqualificazione, abbiamo già un accordo col commissario Calogero Mauceri, a breve lo comunicheremo alla città”. Si tratta di un’area da 27mila metri quadrati attualmente di proprietà di Rfi su cui il Comune ha avviato da tempo le trattative per la cessione. La firma, da quanto si apprende, sarebbe questione di settimane anche se restano alcuni dettagli da definire.
La trasformazione delle ex officine ferroviarie all’altezza di Certosa è uno dei punti del percorso di partecipazione avviato dal Municipio Valpolcevera, ma l’idea di base è quella di costruire al posto degli edifici da dismettere un nuovo polo didattico che possa ospitare, oltre alle scuole elementari e medie, anche un liceo scientifico a vocazione tecnologica: in questo modo si darebbero gambe al sogno di Carlo Castellano, padre del progetto Erzelli e fondatore di Esaote, che in qualità da presidente dell’Alpim (associazione ligure per i minori) aveva auspicato la nascita di un istituto di quel tipo in vallata.
Il sindaco ha confermato che “in via Ardoino a Sampierdarena sarà fatta la copertura che i cittadini hanno chiesto“. Il progetto definitivo, come chiarito nel corso dell’ultima commissione sul tema in Regione, arriverà entro aprile. E sarà allora che si capirà in che termini verrà stravolta l’area urbana che si affaccia su una ferrovia che rimarrà dismessa ancora per pochi anni. Di sicuro sono previste alcune demolizioni: “Abbiamo già tutto pronto – conferma Bucci – ma daremo a ciascuno la possibilità di scegliere se rimanere a fronte di un indennizzo o essere espropriati ricevendo una cifra differente”.
Sulla linea del Campasso non è previsto il transito ordinario di merci pericolose, ma il piano di esercizio – come confermato oggi da Ferraris – prevede comunque a pieno regime il passaggio di 42 treni merci al giorno, mentre altri 22 convogli potranno essere instradati sulla linea sommergibile, quella che costeggia l’argine sinistro del Polcevera. Su quest’ultima linea dovrebbero transitare i prodotti dei depositi chimici costieri, per i quali è in via di progettazione il trasferimento a Ponte Somalia, anche se il presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini non è stato così netto: “È verosimile che verrà preferita la linea sommergibile rispetto al Campasso, ma questi profili andranno valutati dalle autorità competenti in conferenza dei servizi”.
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