Genova. Ricordate il caso delle orche ‘genovesi’ rimaste per più di due settimane davanti al porto di Pra’ e poi avvistate in altre località della Liguria? Una storia che ha appassionato e commosso e che adesso diventa un libro incentrato sulla figura di Zena, la mamma che per giorni aveva tentato di rianimare il cucciolo morto seguendo un istinto tipico della sua specie.
Andrea Izzotti, libero professionista e fotografo genovese è l’autore di questo romanzo, che si avvale della collaborazione di un artista internazionale, Francisco Caamaño, che ha ideato e realizzato le illustrazioni.
Le orche venivano dall’Islanda: la migrazione di maggior distanza mai registrata per questi mammiferi. Il piccolo smette di respirare e la madre, chiamata Zena, passa parecchi giorni a tentare di rianimarlo. Le orche poi ripartono e vengono avvistate prima in Sicilia e poi in Libano, a oltre 8.000 kilometri dall’Islanda. Perché hanno fatto un viaggio tanto lungo? Che cosa cercavano?
[tag name=”orche genova”]
L’orca Zena è la protagonista di questa storia, raccontata da lei stessa, che ripercorre tutta la sua vita e offre una risposta fantasiosa e sorprendente. Un viaggio che descrive la grande socialità delle orche, il loro comportamento e ripercorre anche il rapporto difficile con l’uomo.
Il libro, già disponibile su Amazon in formato cartaceo e digitale in tre lingue, italiano, inglese e spagnolo, verrà presentato in diretta Facebook il giorno 30 maggio 2020 alle ore 18.30 sulla pagina di Andrea Izzotti.
Alla serata che sarà condotta da Alberto Balbi, parteciperà, in collegamento dal Messico, Francisco Caamaño, in collegamento dal suo studio di Los Angeles, Alberto Bof, che ha composto ed eseguito la musica del video e, in collegamento dal Sudafrica, e Alessandro De Maddalena, esperto di orche e squali, che ha scritto la prefazione del libro.