Genova. Nei cantieri del Terzo Valico, e in particolare nei pressi di Voltaggio in Val Lemme, potrebbe esserci un grande giacimento di gas. Ad annunciarlo è stato oggi il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi a margine dell’assemblea pubblica di Confcommercio Genova al Palazzo della Borsa.
“Il 20 settembre farò un sopralluogo sul Terzo Valico, dove due mesi fa è uscita una fuga di gas che oggi cuba circa 2 milioni di metri cubi. Abbiamo deciso che entro questo mese avremo l’analisi da parte di Eni per capire se si tratta di un giacimento oppure se sono esclusivamente delle infiltrazioni che verranno superate. Nel caso fosse un giacimento, questo comporterebbe da una parte un grande valore per il nostro territorio, perché sarebbe uno dei giacimenti più grossi nel nostro Paese, dall’altra parte un ripensamento di una parte della progettazione del valico”.
L’ennesimo ostacolo sul cammino del Terzo Valico è emerso ad agosto, quando i cantieri si sono dovuti fermare dopo aver riscontrato la presenza di grisù, gas combustibile inodore e incolore che si trova nel sottosuolo, ben noto ai minatori per il rischio di esplosioni improvvise. Problema che si aggiunge alle difficoltà di natura geologica che, insieme ad altri ritardi e complicazioni, hanno già comportato l’ennesimo slittamento dei tempi.
“Siamo mantenendo comunque tutti gli impegni per il 2026“, dice oggi Rixi. Ma il commissario straordinario Calogero Mauceri quest’estate ha spiegato che la nuova ferrovia ad alta velocità tra Genova e la Pianura Padana sarà ultimata nel 2027, con la percorribilità del primo binario prevista per giugno 2026. Inoltre il conto complessivo dei lavori sarebbe salito ormai a 7,6 miliardi, quasi un miliardo in più rispetto all’ultimo piano economico.
Oltre a questi ritardi, è da considerare che la linea di valico, per essere efficace dovrà essere collegata con il porto (la progettazione dell’ultimo miglio e alle fasi finali) e con Milano attraverso il quadruplicamento delle linee tra Tortona, Voghera, Pavia e Milano, di cui la progettazione, spezzettata prevede il completamento non prima del 2030.