La storia

La storia delle orche davanti al porto di Genova diventa un romanzo per ragazzi

"Lasciami andare" è la storia di formazione di una ragazzina che si intreccia all'esempio di amore materno dei cetacei

Orche Genova Islanda

Genova. Il 1° dicembre 2019 un gruppo di orche fu avvistato davanti all’imboccatura del porto di Genova Pra’. Un fatto insolito perché le orche in Mediterraneo sono una specie occasionale e piuttosto rara e la presenza di un’intera famiglia mise in allarme i ricercatori. Da dove arrivano? Perché erano lì? Erano forse in difficoltà?

Lasciami andare è un romanzo edito da Il Battello a Vapore che parte da questa storia vera, una vicenda che ha incuriosito, emozionato e commosso molte persone, esperti e non solo, a Genova e in tutta Italia, che hanno seguito per settimane con apprensione le sorti di questi intelligenti animali.

Il libro viene presentato alle 18 alla Feltrinelli di Genova, con la partecipazione di Riccardo Gazzaniga, sabato 18 alle 16 presso la Sala Vitman dell’acquario Civico di Milano in occasione di Bookcity Milano, e il 28 novembre a Torino alle 18 alla Feltrinelli di piazza C.L.N. 251 con Andrea Vico.

Dopo molta attesa i  biologi, che sul posto si sono fatti in quattro per aiutare le orche e scoprire i loro segreti, sono riusciti grazie alle foto delle loro pinne – che portano segni unici, rendendole una diversa dall’altra – a far identificare gli animali di Genova. Le orche provenivano addirittura dall’Islanda: un viaggio epico, il più lungo mai registrato per questa specie, di oltre 5200 chilometri.

Le orche sono tra i cetacei più diffusi del mondo, presenti in tutti gli oceani e con relazioni sociali molto forti. Le tecniche di caccia, i comportamenti e i linguaggi nei vari gruppi sono trasmessi e tramandati di madre in figlio, di generazione in generazione, diventando vere e proprie tradizioni che rendono diverso ogni pod l’uno dall’altro. Un’altra caratteristica che rende le orche speciali è la cura che le madri hanno per i loro figli, una dedizione che ha dimostrato anche la femmina matriarca della famiglia arrivata a Genova.

E a questo esempio di amore materno nel romanzo si intreccia, a quella delle orche, la storia di formazione di Alaska, una ragazzina in difficoltà. Anche lei infatti, come mamma orca, deve accettare un dolore, lasciar andare un peso sul cuore, anche se non è facile, ma è un percorso necessario per crescere, andare avanti e trovare la propria strada, che sia in mare o fuori.

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