Sampdoria non pervenuta contro il Cosenza, eccezion fatta per il lancio raccolto da Ioannou e scaricato in rete. Non solo non c’è stato un passo avanti, ma bensì due passi indietro. Di solito, gli effetti del cambio di allenatore si fanno vedere alle prime uscite. Magari non durano. Domenica invece è stata la peggior prestazione in trasferta dei blucerchiati. Contro Frosinone e Salernitana era stata negativa la prova a livello difensivo, ma erano stati segnati comunque 4 goal. Le parole di Andrea Sottil a fine partita ai microfoni del club hanno ricalcato un po’ quelle della conferenza stampa di vigilia. Il problema è mentale secondo l’allenatore, ci vogliono giocatori che sputino sangue eccetera, eccetera. E allora la domanda sorge con ancora più forza. Perché sono gioca Pajtim Kasami?
Di certo Pirlo e Sottil avranno avuto buoni motivi per preferire altri al posto del centrocampista svizzero. Viene da pensare che siano motivi che non si possono dire in conferenza stampa e che verrebbero elusi con le risposte di circostanza a cui ormai si è abituati a tutte le latitudini del calcio. Ma se manca la personalità in campo e un giocatore ha dimostrato di averla bisogna schierarlo, visto che chi ha giocato al centro del campo non ha di certo incantato. Se non per novanta minuti, almeno per scampoli di gara significativi.
L’anno scorso Kasami è stato un faro del centrocampo della Sampdoria. Ha segnato 5 goal più un assist, ma soprattutto è stato il trascinatore di una squadra giovane e fragile. Ora la Samp giovane non lo è più, ma pare comunque molto fragile. Pur con un calo di rendimento nella parte finale, era uno di quei giocatori che rispecchiano l’identikit fatto da Sottil nel commento alla sconfitta 2 a 1 contro il Cosenza.
Lo stesso Kasami ha preso l’iniziativa e nella notte ha pubblicato un post social eloquente. Una sua foto di schiena con la maglia della Sampdoria con la scritta “Faith”, che significa fede e fiducia. Nel senso più largo del termine, la fede che si ha in qualcosa in cui si crede. Nei limiti di ciò che l’etichetta di un professionista impone, un messaggio chiaro di coinvolgimento emotivo per la sorte di una squadra in cui non ha potuto dare il suo contributo in campo. Arrivato in un momento delicato con la Sampdoria ultima in classifica. Era dal 19 agosto che il profilo di Kasami restava in silenzio sui propri profili.
Non sarà un giocatore a cambiare le sorti della stagione, ma iniziare dalle cose semplici è l’unico modo per provare a risalire la corrente avversa della classifica.