Genova. Diverse ore di lavoro, con l’aiuto di un elicottero che ha stazionato per decine di minuti nel cielo della Val Bisagno, hanno portato alla installazione di una antenna che servirà anche per la copertura della rete 5G della zona.
La cosa ha portato, come prevedibile, ad una serie di proteste di molti cittadini preoccupati, soprattutto per la mancanza di trasparenza dell’operazione, in una contingenza come quella di queste settimane, dove molti cantieri sono stati fermati “per sicurezza”, mentre quelli legati a questo ambito sono stati considerati tra i “fondamentali”.
I lavori di installazione di infrastrutture necessarie a questa tecnologia molto discussa, in questi mesi non si sono fermati, e dopo i primi ripetitori installati a Bolzaneto e al Porto Antico a fine 2019, la sperimentazione si sta allargando anche nel levante cittadino e in nelle vallate. Al momento gli operatori telefonici impegnati a costruirsi la rete a Genova sono Tim e 3-wind, ma a livello nazionale sono molte le aziende TLC in competizione, e probabilmente nelle prossime settimane “la corsa” si sarà allargata.
Nel frattempo, in risposta alle tante proteste dei cittadini, costretti in casa dalle norme sulla sicurezza, nel prossimo consiglio comunale sarà presentata una interrogazione urgente sul tema da parte del consigliere Pignone: “Al momento siamo in una fase di sperimentazione di questa tecnologia – ha commentato – e secondo me dovrebbe rientrare almeno nei protocolli che regolano le infrastrutture delle telecomunicazioni siglata da comune e aziende”.