Genova. Digitando “uccellini morti” su Google, la prima soluzione suggerita dal sistema di ricerca è “uccellini morti 5g“. Sì perché negli ultimi mesi sono stati diversi i casi, non certo solo a Genova, di morie anomale di volatili e in molti degli articoli relativi (quasi tutti da fonti non accreditate) c’era chi non mancava di correlare quelle morti all’installazione di antenne e ripetitori.
Si può solo immaginare, quindi, quale corto circuito sia scattato – sui social network ma non solo – nel momento in cui un cittadino genovese, residente a Molassana, ha pubblicato su Facebook, questa mattina, un video in cui si vedono alcuni uccelli privi di vita nel canalino di scolo lungo un marciapiede in via Lungobisagno Dalmazia, più o meno all’altezza dell’edificio dove lunedì è stata installata – tra le proteste e le preoccupazioni di alcuni abitanti – proprio un’antenna 5g.
Quella che è definita dal cittadino e rilanciata da vari gruppo Facebook di quartiere come “strage di uccellini” è in realtà una moria piuttosto limitata. Una decina di esemplari, forse meno, quelli mostrati nel video. Genova24 è andata sul posto qualche ora dopo trovando per strada alcune piccole carcasse.
L’autore del video, nei vari post sui social, dice di avere avvertito guardie zoofile ed Enpa che però smentiscono di essere mai stati chiamati. Almeno nel momento in cui ci troviamo a scrivere questo articolo. Abbiamo però provato a capire con loro, tenendo conto che l’antenna 5g è stata montata ma ancora non è attiva, se possa essere una delle cause della morte degli uccellini. Che, per inciso, sono cosiddetti “Usignoli del Giappone”, una specie alloctona, asiatica, solitamente in cattività ma diffusa e colonizzatrice anche a Genova dopo che qualche anno fa una voliera nel levante ligure lasciò uscire una grande quantità di questi uccelli.
“Le cause possono essere molte – dice Francesco Baroni, responsabile di Enpa Genova – ma di certo non si tratta di 5G, tutte le volte che ci sono morie di questo tipo i problemi sono molto meno fantasiosi, questi volatili, che conducono una vita di tipo comunitario, possono banalmente essere entrati a contatto con del cibo avvelenato, avere bevuto tutti alla stessa pozza contaminata, e non è escluso che l’igienizzante utilizzato da Amiu per la disinfezione delle strade in questi giorno possa essere collegato all’episodio”.
(in realtà abbiamo chiesto ad Amiu che sostanza sia utilizzata per la sanificazione, e la risposta è la seguente: “A Genova per la sanificazione e il lavaggio di strade e cassonetti viene utilizzato un prodotto certificato chiamato “bum enzimatico”, innocuo per persone e animali, garantisce azione sanificante e profumante, prolungata nel tempo. Viene utilizzato diluito in acqua, in percentuali adatte all’utilizzo igienico”.
Non solo. “Gli uccellini potrebbero essere entrati a contatto con del botulino, presente in natura – continua Baroni – oppure potrebbero essere andati a sbattere contro una delle vetrate del palazzo vicino, visto che si spostano in piccoli stormi, si tratta di eventi non anomali“.
Il responsabile di Enpa Genova esclude, invece, che gli usignoli del Giappone possano essere stati vittime delle pale dell’elicottero che lunedì ha volato sopra il palazzo dove è stata installata l’antenna. “Ad ogni modo escludo categoricamente che possa esserci una causalità legata a ripetitori o antenne”, conclude.