Genova. La Liguria? Più che un laboratorio politico, un’anomalia nazionale, creata da chi non sa stare alle regole. A dirlo è il ministro della Giustizia Andrea Orlando, oggi a Genova per sostenere la candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Raffaella Paita.
“Paita le primarie le ha vinte. In tutte le altre regioni – ha spiegato Orlando – è andata così: ci sono state delle primarie e chi è arrivato primo è diventato il candidato di tutto il centrosinitra. Purtroppo in Liguria questa situazione non si è verificata ed è difficile da spiegare”.
“Così come credo non si comprenda bene – ha continuato – perché chi critica una potenziale non autosufficienza del centrosinistra lavora alacremente per rendere lo stesso centrosinistra non autosufficiente, cioè per far vincere il centrodestra”.
Non solo Pastorino, ex Pd e candidato per Rete a Sinistra, nel mirino, ma anche quelle persone che “imputano a Raffaella una eccessiva continuità con il vecchio governo regionale, ma ne hanno fatto parte loro stesse o sono state molto vicine. Una critica stravagante che si legge solo nell’ottica di un tentativo di ritagliarsi uno spazio politico per partecipare ad un eventuale congresso permanente del Pd”.
“Se la strada per creare discontinuità è far vincere Toti il prezzo da pagare francamente mi sembra eccessivo”.