Rivoluzione

Assi di forza, i lavori entrano nel vivo: cantieri in tutta Genova per 300 fermate e 700 nuovi pali

Quasi due anni di disagi, il Comune aprirà infopoint nei quartieri. Prima linea attiva nel 2025, ecco come saranno le nuove pensiline dei bus

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Genova. Entrano nel vivo i lavori per i quattro assi di forza, destinati a diventare l’ossatura del trasporto pubblico di superficie a Genova entro giugno 2026. Dopo le prime fasi concentrate in Valbisagno, nei prossimi mesi – per quasi due anni – si moltiplicheranno in tutta la città i cantieri per l’adeguamento delle fermate (quasi 300 nel complesso) ma anche quelli per le infrastrutture che permetteranno la marcia dei 139 nuovi bus elettrici, dalle sottostazioni elettriche ai cavi aerei fino al sistema di preferenziamento semaforico che dovrà abbattere i tempi di percorrenza. A gestirli è il consorzio formato da Icm, Leonardo e Colas Rail, vincitore dell’appalto del Comune di Genova per un valore di 177 milioni, affidato nel 2023 e finanziato direttamente dal ministero dei Trasporti.

Oggi in Valbisagno abbiamo 19 cantieri attivi sulle fermate più le sottostazioni di Ponte Fleming e Staglieno – spiega l’ingegner Alberto Bitossi, project manager ingaggiato dal Comune – e nelle prossime settimane inizieremo anche sugli altri assi: Levante, Ponente e Centro. Ognuno di questi cantieri dura circa tre settimane e comprende il rifacimento delle fondazioni e la sostituzione delle pensiline, con dotazioni tecnologiche, telecamere e accessibilità per i disabili. Alcune fermate rimarranno senza pensilina per mancanza di spazio. Ovunque possibile eviteremo gli scavi, andando a sfruttare i cavidotti esistenti”.

Nei prossimi mesi verranno aperti alcuni infopoint, in particolare nei municipi più stressati dai cantieri, per offrire ai cittadini un punto d’appoggio e non farsi cogliere impreparati sul fronte della viabilità e dei parcheggi che inevitabilmente saranno sottratti. Il primo sarà in Media Valbisagno – dove i disagi si avvertono già da mesi – e verrà attivato da settembre-ottobre. Altre informazioni saranno messe a disposizione sulla piattaforma dialoghincitta.it, coordinata dall’Università di Genova per favorire il dialogo tra cittadini e istituzioni sui progetti di grande impatto.

Assi di forza, il programma dei cantieri

La seconda parte del 2024 e tutto il 2025 saranno cruciali per la realizzazione degli assi di forza. La tabella di marcia prevede l’inizio del cantiere per la sottostazione elettrica di Campi il 17 agosto, per quella di Voltri lavori al via il 23 agosto. Il 3 settembre partirà la costruzione dei plinti per i nuovi pali della filovia in corso Gastaldi e corso Europa. In tutto saranno circa 700 tra asse Levante e Ponente: i filobus dovranno viaggiare agganciati alla bifilare fino allo stadio Carlini in direzione Nervi e fino a Pegli in direzione Voltri, mentre nel tratto centrale si potrà sfruttare l’infrastruttura già esistente. Il 23 settembre inizieranno gli interventi sulle fermate anche nel Ponente, più precisamente sul lungomare di Pegli e in via Ronchi. L’ultimo ad essere interessato dai cantieri sarà l’asse Centro.

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Come saranno le nuove pensiline

Le nuove pensiline, fornite dalla ditta Metalco che realizza arredo urbano di vario genere, sono attualmente in produzione secondo i dettami della Soprintendenza e i primi esemplari dovrebbero vedersi a ottobre. Il design dovrebbe garantire una migliore protezione dalle intemperie rispetto ai modelli Cemusa che si trovano oggi in città, più ricercati nell’estetica ma meno funzionali. La dotazione comprende spazi pubblicitari e schermi per le informazioni di servizio. Quelle attualmente installate – di proprietà di Igp Decaux – verranno smontate e riutilizzate almeno in parte sulle alture cittadine.

Assi di forza, quando saranno attivate le prime linee

“La prima linea a entrare in funzione sarà quella della Valbisagno“, conferma l’assessore alla Mobilità Matteo Campora. Su questo percorso, da Prato a piazzale Kennedy con una variante barrata Molassana-Brignole, saranno impiegati 27 bus elettrici con tecnologia flash charging, che non hanno bisogno dei cavi aerei ma si ricaricano solo al capolinea (con una stazione intermedia davanti al cimitero di Staglieno da usare in caso di necessità).

filobus hess flash charging

A produrli è la svizzera Carrosserie Hess AG che vanta già una flotta analoga a Ginevra. L’avvio dell’esercizio è previsto subito dopo l’estate del 2025: i lavori dovrebbero terminare ad aprile, la consegna dei primi mezzi è fissata a giugno, dopodiché servirà qualche settimana per i collaudi e si potrà partire in via sperimentale senza le nuove corsie gialle e le Ztl previste dal progetto definitivo nel tratto Staglieno-Molassana, pronti a cambiare idea se i tempi di percorrenza risultassero eccessivi. Poi toccherà agli assi Levante (Principe-Nervi con variante “corta” fino al cavalcavia di Quarto), Ponente (Caricamento-Voltri con barrato fino a Sestri) e infine Centro (Marassi-Campi o Sampierdarena) tra fine 2025 e inizio 2026.

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Il capolinea di piazzale Kennedy, terminale dell'asse Valbisagno

Tra ottobre e dicembre 2024, intanto, arriveranno i primi 39 filobus prodotti dalla polacca Solaris (la commessa ammonta a 112 vetture per un valore di oltre 100 milioni di euro). In quel momento nessun asse di forza sarà ancora completato, ma Amt provvederà comunque a metterli in servizio: “Li useremo sulla linea 20 – annuncia Campora – ed è allo studio una nuova linea 21 che servirà il centro su un percorso più breve. In questo modo inizieremo a sperimentare gli effetti di una maggiore frequenza nel tratto comune a più assi”.

Oltre a fermate e nuovi tratti di filovia è in programma la rivoluzione della viabilità su alcune arterie nevralgiche della città. In via Cantore i filobus passeranno a centro strada, come avviene oggi in corso Europa (dove le pensiline non verranno sostituite). Piazza Tommaseo andrà ridisegnata per consentire la svolta a sinistra verso via Montevideo, dato che l’asse Levante percorrerà corso Buenos Aires in direzione Nervi. In corso Sardegna il Comune conferma che non verranno tagliati gli alberi: il progetto aggiornato contempla corsie riservate a centro strada “in contromano” con uno scambio a sud della chiesa di Santa Fede, ma Campora spiega che è valutazione un assetto alternativo. E via XX Settembre? “La soluzione tecnica è ancora da verificare – risponde l’assessore -. Di certo ci sarà una Ztl nella parte alta, ma dobbiamo capire cosa vuole la Soprintendenza e tenere conto delle richieste dei commercianti”. Tutti questi cantieri però partiranno “non prima del 2025”, assicura Bitossi.

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Assi di forza, colori al posto dei numeri delle linee

E poi c’è una novità con cui i genovesi dovranno fare i conti. Le nuove linee di forza probabilmente non saranno contrassegnate con numeri ma con diversi colori, sul modello delle linee di metropolitana delle grandi città, proprio per rimarcare la differenza rispetto ai bus tradizionali. Tre anni era stato presentato lo studio di un’agenzia di comunicazione incaricata da Tursi che aveva sviluppato un brand specifico – Superbus, sfruttando il gioco di parole tra super-bus e l’appellativo Superba – con un sistema di identificazione dei percorsi in base ai colori storici usati da Amt per le macro-zone della città: rosso per il Ponente, verde per la Valpolcevera (che sarà il quinto asse, non compreso in questo progetto), blu per il Centro, giallo per la Valbisagno, viola per il Levante. I colori saranno ripresi dalla livrea delle fermate, mentre è tramontata l’idea di “vestire” i bus per renderli immediatamente riconoscibili, poiché le vetture non potrebbero più essere impiegate sulle altre linee.

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