Deleghe

Città metropolitana: Ghio delegata al piano strategico, Lodi all’emergenza migranti

migranti fiera di genova

Genova. Nuove deleghe su ruoli e competenze della Città metropolitana di Genova. Le ha attribuite il sindaco Marco Doria che oggi ne ha informato il Consiglio. Sarà la vicesindaco Valentina Ghio a coordinare la redazione del piano strategico dell’Ente che definisce gli obiettivi di sviluppo a medio e lungo termine dell’area metropolitana, con un ruolo propulsivo della Città metropolitana. “E’ un atto fondamentale – ha detto Doria – e l’impegno diretto e costante del vicesindaco nel piano, di cui continuerò a seguire tutta l’elaborazione, sarà di grande aiuto”.

La consigliera Cristina Lodi è invece stata delegata per l’emergenza migranti. La Prefettura, “referente specifico per questo problema di assoluta rilevanza – ha detto Marco Doria – ci ha chiesto di essere partecipi del suo lavoro. Attraverso la Conferenza Stato-Regioni il Governo distribuisce sul territorio nazionale le persone che approdano sulle nostre coste e ogni Prefettura deve trovare siti idonei e soggetti qualificati che possano gestire la complessità di questa accoglienza. Ho delegato Cristina Lodi per le sue competenze, sensibilità e capacità di rappresentare l’Ente nei confronti della Prefettura, delle altre istituzioni e del terzo settore nell’impegno che coinvolge la Città metropolitana”.

Sulla comunicazione di questa delega sono poi intervenuti i consiglieri metropolitani Giovanni Collorado, Franco Senarega e la stessa Cristina Lodi. Collorado, sindaco di Castiglione Chiavarese, ha chiesto che al tavolo con la Prefettura la Città metropolitana “inviti a tenere maggiormente conto di quello che segnalano i Comuni. A Castiglione ora ci sono 22 migranti, circa la metà in una struttura che garantisce una gestione adeguata e controllata, gli altri sono stati trasferiti in un agriturismo, compresa una partoriente che due giorni dopo la nascita del bambino in ospedale è stata riportata subito lì. Come farà a spostarsi per le visite e le cure mediche necessarie per il piccolo? Ho fatto presente questo problema sanitario e quelli di gestione delle persone nell’agriturismo, senza alcuna mediazione linguistica per rapportarsi con il nostro territorio, ma finora non sono stato ascoltato. Bisogna invece tenere presenti queste cose”.

Senarega ha chiesto alla Città metropolitana di “segnalare alla Prefettura che in Liguria manca un CIE mentre i flussi dei migranti continuano ad aumentare. I dati ci dicono che al 90% di loro non viene poi riconosciuto lo status di richiedenti asilo e se l’accoglienza deve essere certamente offerta a chi fugge dalle guerre, ci vuole però più rigore perché con questi numeri è difficile operare, si scarica tutto sui sindaci e si rischia di penalizzare le persone che hanno veramente bisogno.”
Lodi ha detto “la Prefettura, con cui il sindaco ha sempre mantenuto i contatti, ha un problema di emergenze. Il nostro ruolo è di trovare il modo di far comprendere quali siano le modalità meno impattanti possibili. Genova sta raggiungendo la soglia massima di accoglienza e il problema è molto complesso anche nell’entroterra e sulla costa. Dobbiamo lavorare insieme, anche nei confronti della Prefettura per far crescere la comprensione dei problemi del territorio”.

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