Quasi tre anni fa, era il 22 settembre, il Genoa entrava nell’orbita del fondo americano 777 Partners. La prospettiva era di un modello Atalanta prospettato da Wander. I primi passi sono stati rispettati in toto: only one year in Serie B e salvezza tranquilla. Dal gennaio 2024 le cose sono cambiate con tutti i big venduti e sostituiti da buoni giocatori ma nulla più. Al momento, le nottate/giornate “europee” sono quelle del campionato, grazie all’organizzazione di gioco di Alberto Gilardino. Un “leader calmo” per impiegare una definizione usata per Ancelotti, che pubblicamente non sbatte mai i pugni né sbraita come altri ma all’atto pratico sa mettere in campo una squadra aggressiva e rapace specialmente contro le prede grosse.
Dopo il 2 a 2 contro l’Inter, il pareggio contro la Roma 1 a 1 agguantato in extremis grazie al colpo di testa di De Winter è il decimo risultato utile in poco più di un anno contro squadre che giocano le coppe europee.
Il percorso parte con la vittoria dell’Olimpico di Roma contro la Lazio il 27 agosto 2023. A seguire, al Ferraris pareggio contro il Napoli e secco 4 a 1 alla Roma. Sempre in casa, due pareggi 1 a 1 contro Juventus (che alle coppe non ha partecipato solo per la penalizzazione) e Inter. Il pareggio poi al Maradona 1 a 1 contro il Napoli, a chiusura di un cerchio visto che proprio lì era maturata l’ultima retrocessione del Grifone. Per chiudere, 0 a 0 allo Stadium contro i bianconeri e 1 a 1 contro la Fiorentina, punto che sana la pesante sconfitta all’esordio in Serie A per 4 a 1.
Quest’anno le cose non sono cambiate nonostante fino a metà agosto l’allenatore non abbia avuto la rosa definitiva e al netto delle partenze eccellenti. Gli unici “scalpi” che mancano al Genoa sono l’Atalanta dell’ex Gasperini e il Milan. Ma anche contro il rossoneri c’era stata una grande prestazione, quella di Giroud finito a fare il portiere. A ciò si aggiunge anche la grande prova di Milano contro l’Inter, quella del rigore contestato fischiato per un fallo su Frendrup.