Genova. Quinto posto preliminare per il duo tecnico composto da Linda Cerruti e dalla compagna di club e di nazionale Costanza Ferro, con cui si è piazzata all’ottavo posto ai mondiali di Barcellona 2013, al settimo a Kazan 2015 e al sesto a Budapest 2017.
Un ulteriore passo avanti e Spagna messa temporaneamente alle spalle, come già accaduto in occasione del bronzo europeo conquistato a Glasgow la scorsa estate. Costume giallo con strass brillanti, le burattine robotiche dominano la vasca accompagnate dalle note “Song from Humans and Machine” di Michele Braga e ottengono 88.6622 punti: 26.8 per l’esecuzione, 27 per l’impressione artistica e 34.8622 per gli elementi.
La coreografia preparata da Patrizia Giallombardo prevede cambi di ritmo e delicate carezze al pelo dell’acqua che sottolinea l’affiatamento della coppia. Le azzurre si presentano con una composizione rigida, spigolosa, formata da una spaccata in sospensione ai limiti dell’elasticità di Cerruti sovrastata da Ferro. Fendono l’acqua con geometrici colpi di gamba; riemergono rotolandosi come se potessero adagiarsi su una superficie solida. Delicate, assecondano i picchi della melodia con vigore, passione ed energia per riprendere fiato con una sequenza elegante di braccia e scie parallele ed esibirsi in una serie di capriole subacquee. La chiusura richiama l’inizio dell’esercizio con un movimento che sa di infinito.
“Sia nel singolo sia nel doppio siamo stati un po’ gli apripista delle formazioni più forti e probabilmente i punteggi ne hanno risentito – afferma il Ct Patrizia Giallombardo -. Comunque nei preliminari è importante prendere confidenza con vasca e ambiente. Le ragazze sono state brave; era la prima volta che proponeva questo esercizio ai Mondiali dopo le World Series. Abbiamo avuto il tempo di adattarlo, ma non perfezionarlo perché siamo l’unica nazionale, insieme all’Ucraina, ad aver portato tutti gli esercizi. La routine è difficile e, in vista della finale, bisogna migliorare l’esecuzione quasi perfetta. Quando si esegue una performance in modo armonioso anche la più piccola sbavatura si nota; pertanto le ragazze dovranno essere brave a ricordare i movimenti sporcati per non commettere gli stessi errori e curare i dettagli“.
Esordio positivo per Ferro, genovese appena 26enne (compiuti una settimana fa) che divide con Cerruti anche la Liguria (l’altra savonese) e gran parte della vita sportiva e non, tra cui le 10 medaglie europee in palmarès, il bronzo continentale in entrambe le routine da due edizioni e il sesto posto olimpico a Rio de Janeiro. “Non ho patito particolamente l’esordio – ammette – Mi sono sentita bene e sono contenta della prestazione. In finale cercheremo di migliorare il punteggio” che varrebbe il miglior piazzamento iridato in carriera della coppia che precede di poco meno di un punto le canadesi Claudia Holzner e Halle Pratt (88.6622 contro 87.7412).
Avanti a loro le stesse nazionali di due anni fa, nell’identico ordine ma con protagoniste diverse: le russe Svetlana Romashina e Varvara Subbotina (95.9501), le cinesi Xuang Xuechen e Sun Wenyan (93.4148), le ucraine Marta Fiedina e Anastasiya Savchuk (92.0610) e, fuori dall’ipotetico podio per 0.14 punti, le giapponesi Yukiko Inui (unica in gara a Budapest 2017) e Megumu Yoshida (91.9210).
La finale è in programma domenica alle ore 19 locali, le 12 italiane. Se le azzurre si confermassero al quinto posto eguaglierebbero il miglior risultato della storia che risale ai mondiali di Roma 2009 con la prestazione di Giulia Lapi e Beatrice Adelizzi, poi medaglia di bronzo nel libero individuale.
Classifica dei preliminari del duo, routine tecnica (primi posti):
1. Svetlana Romashina e Varvara Subbotina (Rus) 95.9501
2. Huang Xuechen e Sun Wenyan (Chn) 93.4148
3. Marta Fiedina e Anastasiya Savchuk (Ukr) 92.0610
4. Yukiko Inui e Megumu Yoshida (Jpn) 91.9210
5. Linda Cerruti e Costanza Ferro (Ita) 88.6622
6. Claudia Holzner e Halle Pratt (Can) 87.7412
7. Paula Ramirez e Sara Saldana Lopez (Esp) 87.4027
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