Val Fontanabuona. Quando vedi una girandola, sulla bancarella di un mercato, vicino alla cassa di un supermarket, svettante da un balcone o – come in questi giorni – sospesa sui vicoli e strade di Genova, pensi che quell’oggetto venga da chissà dove. Da qualche fabbrica cinese, magari. Invece no.
Nella gran parte dei casi, e in quello del nuovo allestimento nel centro di Genova per certo, si tratta di girandole praticamente a “chilometro zero”. Sono state prodotte, infatti, a Gattorna, in Val Fontanabuona, da un’azienda storica chiamata Giobas.
Gattorna ha una tradizione secolare nel settore dei giocattoli e delle girandole in particolare. Nella seconda metà dell’ottocento, alcuni commercianti, chiamati “balonari”, partivano da Gattorna con valige piene di piccoli giochi per raggiungere le capitali e le grandi città del nord Europa. Erano giocattoli poveri, costruiti a Gattorna di Moconesi durante la stagione invernale, realizzati con materiali molto semplici come cartone, latta e stoffa. Trombette, topolini di cartone, palline di stoffa piene di segatura con un elastico che funzionava come uno yo-yo, animaletti in stoffa e le famose girandole, che allora erano di carta. Tutto questo si legge proprio sul sito web di Giobas.
La storia della ditta inizia nel 1953, quando il fondatore Mario Basso rileva una piccola impresa artigiana che diventerà la “Alfredo Ginocchio di Basso Mario” e continuerà a produrre questi giochi allargando il campionario, adottando poi con il passare del tempo sistemi maggiormente produttivi e assumendo sempre più personale. Nello stesso giorno nacque suo figlio Graziano Basso, attuale titolare insieme al fratello più giovane Carlo Basso. Negli anni 90 l’azienda si amplia, acquisisce strumentazioni per produrre girandole più numerose, colorate e resistenti. Ottiene le certificazioni necessarie a operare in Ue.
Negli anni il mercato è cresciuto sempre di più: Francia, Germania, Uk, Svezia, Islanda e tanti altri paesi europei, ma anche Sud Africa, Kazakistan, Giappone, Nuova Zelanda. Per citarne solo alcuni. Le loro girandole sono state prese in mano e fatte girare da attori, politici, artisti – per esempio gli U2 e più recentemente youtubers. Hanno concorso a formare, la Luneur, il prato di girandole più grande del mondo, finito nel Guinnes dei record. E ultimamente hanno decorato molte strade, oltre Genova, Arona e altre città in Francia.