Trasloco

Iit: destinazione Erzelli. Nel 2019 pronti a inaugurare i nuovi laboratori di ricerca

Già il prossimo mese ci saranno 200 persone in più

Foto d'archivio

Genova. “Per Erzelli stiamo facendo il trasloco, così come per S. Quirico, siamo in agenda e stiamo trasferendo i laboratori in questi giorni, nel rispetto dei tempi”. Il il Direttore Scientifico Roberto Cingolani, a margine della visita del Presidente dell’ERC, Jean-Pierre Bourguignon, nella sede di IIT a Genova, anticipa i passaggi necessari per completare il trasferimento di una parte dei laboratori nel parco tecnologico sulle alture di Sestri Ponente. 

Nonostante qualche problema logistico dovuto al crollo di Ponte Morandi: “Ma i problemi logistici sono ben poca cosa – spiega – di fronte a catastrofi di questa natura”, la struttura è ormai pronta. “Diciamo che tra un mese avremo il secondo piano occupato, il secondo quarto dell’anno prossimo gli altri due, e direi che nel 2019 inauguriamo. Potremmo farlo già adesso – conclude Cingolani – perché tra un mese ci saranno duecento persone”.

La visita del Presidente Bourguignon è stata motivata dal particolare successo che l’IIT-Istituto Italiano di Tecnologia ha registrato negli anni nell’ambito dei progetti competitivi finanziati dall’Europa, circa 190, per un valore di oltre 95 milioni di euro. Tra questi, 27 sono i progetti finanziati dall’ERC con un investimento di oltre 35 milioni di euro, e che oggi coinvolgono 8 ricercatrici e 14 ricercatori di IIT che svolgono le loro ricerche nei laboratori di Genova, Milano, Lecce, Rovereto e Roma. 

La capacità di attrazione dell’IIT è testimoniata anche dalla scelta di 4 ricercatori di spostarsi dall’estero in Italia per svolgere il loro progetto ERC: Agnieszka Wykowska che ha lasciato la Germania, Paolo Decuzzi rientrato dagli Stati Uniti, e di recente Giandomenico Iannetti, rientrato dalla Gran Bretagna, e Paolo Melchiorre, rientrato dalla Spagna. Il finanziamento europeo ha, inoltre, permesso ai ricercatori già operativi in IIT sia di creare un proprio primo gruppo di lavoro, che di consolidarlo negli anni, anche grazie all’ottenimento di più finanziamenti successivi da parte dell’ente europeo.

“L’IIT è stato istituito per andare oltre i confini, siano essi scientifici o nazionali – ha commentato Jean-Pierre Bourguignon, Presidente dell’ERC – siano essi tra la ricerca di base e quella applicata. Oltre a rendere l’interdisciplinarietà e il trasferimento tecnologico una realtà, questo istituto ha una prospettiva veramente globale, ospitando ricercatori provenienti da una vasta gamma di paesi. Qui viene data loro la libertà scientifica di cui hanno bisogno per crescere e realizzarsi”

A chiudere i lavori l’ex primo ministro, il Senatore a Vita, Mario Monti, che presiede la commissione per la nomina del prossimo Presidente di Erc è che ha ricordato come l’Istituto Italiano di Tecnologia sia una prova che all’Italia conviene il dialogo con

l’Europa. “Spesso si pensa, anche prima della tragedia del ponte Morandi, che Genova sia un punto ormai arretrato nella scala gerarchica produttiva e del nuovo vigore italiano, ma l’Iit è sorto a Genova – ha sottolineato Monti -. Questa è una storia che sfida tutti i luoghi comuni. È una storia di grande successo,  ammirata in Italia e nel mondo”. 

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