Genova. Feste in una magnifica villa con piscina vista mare oppure in altri appartamenti lussuosi condite da vassoi di cocaina “sempre disponibile” per disinibire ulteriormente le ragazze che poi per la serata venivano pagate cifre comprese tra i 250 e 400 euro a testa. Serate che, dopo il consumo di stupefacente vertevano su giochi come ‘obbligo o verità’ (ma anche giochi di carte) con obiettivo esclusivamente sessuali, dagli spogliarelli ai rapporti sessuali completi. E’ questo il cosiddetto ‘sistema Cristilli’, che l’architetto genovese aveva inventato per divertirsi ma soprattutto per compiacere possibili clienti o potenti di turno. Lui le ragazze, in una conversazione intercettata con un amico, le chiama le ‘Cristilline’ e i due ci ridono su soddisfatti tanto che l’amico gli suggerisce di “procurare le ragazze al presidente Berlusconi”.
L’indagine era cominciata nel 2021 con la scoperta di un giro di prostituzione in un’abitazione di via Serra dove era indagata Jessica Nikolic (e indagata anche madre per aver picchiato una prostituta che non aveva voluto consegnare il denaro dopo una prestazione sessuale a pagamento). Oltre ad Alessandro Cristilli, in manette è finito l’albergatore Cristian Rosolani. Divieto di dimora a Genova e obbligo di firma invece per Emanuele Merlini che avrebbe fatto da mediatore per l’acquisto della droga.
“Da una parte, sono compiuti atti di lenocinio frequenti, correlati ad un modus vivendi di alcuni clienti molto facoltosi, che organizzano frequenti festini a base di sesso e cocaina e che necessitano di ragazze giovani e disinibite – scrive il gip Riccardo Ghio nell’ordinanza – Sullo sfondo di tali condotte, come si ricava da alcune telefonate del Cristilli, ci sono motivazioni anche di utilità professionale, perché l’indagato senza mezzi termini dice di avere da compiacere persone che occupano posti di rilievo nella realtà genovese, nella speranza di ottenerne dei favori”. Cristilli e l’imprenditore Chiristan Rosolani, fornivano la droga e le ragazze durante le feste. Cristilli poi, vendeva la cocaina anche a un paio di clienti amici, tra cui un’insegnante del liceo Barabino con la quale si accordava parlando di “vino” e “bottiglie” e almeno in un caso la cessione dello stupefacente sarebbe avvenuta nell’intervallo tra una lezione e l’altra, proprio davanti alla scuola. Merlini invece “appare come un importante mediatore nell’acquisto di cocaina da parte di appartenenti alla “Genova bene” – si legge ancora nell’ordinanza – che da tempo, come da lui stesso riferito nel corso di una telefonate, da almeno 5 anni, opererebbe in tal modo e si procurerebbe introiti molto rilevanti”
Nelle trentasei pagine di ordinanza di custodia cautelare vengono ripercorsi festa per festa e intercettazione per intercettazionei dettagli delle serate, unite ai servizi di osservazione da parte degli investigatori della squadra mobile e alle testimonianze di tutte le ragazze coinvolte nel girono di prostituzione. (in un’occasione ne vengono chiamate ben 8 per una serata), oltre all’interrogatorio di Jessica Nikolic che ha descritto il ’sistema’ nei minimi dettagli. Sono molti i clienti riconosciuti dalle ragazze nelle foto o identificati dalle auto (spesso vetture aziendali) fotografate fuori dalle ville. Alcuni arrivavano dal milanese. (Nell’ordinanza viene fatto anche il nome del vicepresidente della Regione Liguria Alessandro Piana che si dice però completamente estraneo ai fatti)
Tra i numerosi episodi citati c’è una festa organizzata a casa di Cristilli ad Apparizione il 24 marzo, dove le ragazze vengono anche minacciate, come racconta Nikolic nell’interrogatorio: “Anche quella sera Cristilli ci dette cocaina a tutte tre noi ragazze. Era presente anche la persona raffigurata nella foto n. 2 (non identificata nell’ordinanza, ndr), che credo sia un suo amico d’infanzia, ci disse che aveva una famiglia di cui facevano parte dei delinquenti e che ci avrebbero potuto fare del male se avessimo parlato della serata”.
In quell’occasione Nikolic chiede a una ragazza nuova di partecipare alla festa perché, come emerge dall’intercettazione Cristilli le aveva spiegato che “perché un amico…deve imbarcare un …in pratica questo qua deve prendere del lavoro” ma non voleva più la ragazza della precedente serata.
Un’altra delle escort, sentita a sit, conferma l’andamento tipo delle serate: “Siamo entrati in casa, ricordo che c’erano due uomini oltre Alessandro [Cristilli, ndr] che erano intenti a cucinare ho notato che c’era della cocaina già pronta su un piatto che ci è stata offerta dal padrone di casa. In quella circostanza abbiamo fatto uso tutti di, cocaina tranne una persona e successivamente abbiamo mangiato qualcosa e abbiamo passato una serata tra giochi e penitenze. Tutti questi giochi erano a sfondo sessuale ovvero le penitenze sono su quel tema, comunque si parte in maniera soft per poi finire a consumare un rapporto sessuale”.
Anche a casa di Rosolani la cocaina scorreva a fiumo: “La seconda volta che ho partecipato, la festa è durata fino alle cinque del pomeriggio – racconta una delle ragazze – ed in quella occasione le persone che partecipavano facevano 30-40 sniffate di cocaina”.