Genova. Lunedì mattina amaro per i commercianti di San Fruttuoso che per l’ennesima volta contano i danni provocati dal nubifragio. Poche ore di pioggia sono bastate per mandare in tilt tutto il sistema di raccolta delle acque e la zona di piazza Martinez si è trasformata in un lago d’acqua fangosa alto 50 centimetri.

È dalle 2 del mattino che siamo qua a spazzare acqua – allarga le braccia un parrucchiere sul lato di levante della piazza -. È entrata dalla strada, ma soprattutto da sotto e ha allagato i locali seminterrati”. Fuori dal negozio di scarpe Le Collole c’è una catasta di scatole: “Possiamo mettere tutte le barriere possibili ma nelle parti inferiori i danni ci sono sempre. Questo è un periodo di nuovi arrivi, dobbiamo buttare via tutto. Di sicuro sono migliaia di euro di danni”, racconta la titolare.

Allerta arancione, giorno dopo

Tra chi ha riportato gravi danni c’è anche la pizzeria La Cigale. Le tavole del dehors sono state divelte e le sale interne, collocate sotto il livello della strada, sono state alluvionate: “È un delirio, succede tutte le volte che piove un po’ di più. Si parla di tombini nuovi, scolmatore, ma sono chiacchiere da politica. La piazza si allaga sempre”.

Allerta arancione agosto 2023

Si lavora per riparare i danni anche nella vicina macelleria di Andrea Meloni: “Quest’anno per fortuna non abbiamo avuto problemi ai macchinari, per fortuna le serrande hanno tenuto, ma sotto è tutto allagato”.

Le strade collinari del quartiere si sono trasformate in torrenti in piena. Fango e detriti provenienti dai versanti hanno divelto cassonetti e danneggiato alcuni veicoli in sosta, come nella zona di via Gaulli, via delle Rovare e via Manuzio.

Allerta arancione, giorno dopo

San Fruttuoso attende da anni la definitiva messa in sicurezza dei corsi d’acqua che scorrono sotto le case e puntualmente esondano dai tombini ad ogni acquazzone. Lo scolmatore dei rii Rovare e Noce, che un tempo percorrevano la piana alluvionale di Terralba per poi gettarsi nel Bisagno all’altezza di piazza Giusti, non è ancora completato. L’opera, che sarà collegata allo scolmatore del Fereggiano, è finanziata dal Governo con 26 milioni e non rientra tra quelle a rischio per i tagli al Pnrr.

Allerta arancione, giorno dopo

Come spiegava pochi mesi fa il presidente del Municipio Angelo Guidi, per il Rovare ci sono già il pozzo e la camera di dissipazione, ma bisogna completare l’opera di presa che insiste in un’area privata a monte di via Berno, quella dell’ex birrificio. Per il Noce, invece, è già predisposto il collegamento alla condotta principale ma vanno realizzate le altre opere, compreso un bypass per evitare interferenze con scuole e ospedali.

 

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