Genova. Quello dell’allerta meteo che va a concludersi è un bilancio “di cui possiamo essere contenti”. È il giudizio del sindaco Marco Bucci che ha fatto il punto oggi in protezione civile insieme al presidente Giovanni Toti e all’assessore Giacomo Giampedrone. Un’ondata di maltempo che ha causato allagamenti e danni a Genova, dove sono caduti circa 230 millimetri di pioggia in 24 ore di cui 80 concentrati in una sola ora intorno alle 2 del mattino.
“Genova si è comportata bene – sostiene il sindaco – ma sono successe due cose che vogliamo investigare profondamente perché avrebbero potuto causare un incidente anche gravissimo“. Il primo episodio citato da Bucci è il salvataggio di un automobilista intrappolato nel sottopasso di via Brin a Certosa: “O non ha funzionato il semaforo o qualcuno è passato col rosso (nel video inviato dai vigili del fuoco il lampeggiante appare spento, ndr). Lo capiremo e faremo in modo di prendere provvedimenti, se era spento faremo in modo che funzioni”. Il secondo caso riguarda una persona rimasta chiusa in un montacarichi raggiunto dall’acqua sotto il livello stradale: “Se durante una situazione così grave si usano ascensori che vanno ai piani inferiori è un problema. Pensiamo di mettere nelle raccomandazioni alla cittadinanza di non usare gli ascensori in situazioni così gravi”.
Nel frattempo però a San Fruttuoso e in centro storico alcuni commercianti sono di nuovo in ginocchio. L’acqua ha invaso i negozi arrivando dalle strade trasformate in torrenti, in alcuni casi penetrando direttamente nei sotterranei dal sottosuolo. “I rii sono in sicurezza – sostiene Bucci – e alcuni tombini sono stati tappati apposta. Dobbiamo prevedere probabilmente difese più estese per chi si affaccia sulla strada, chi ha messo paratie ha avuto danni minori. Per quanto riguarda i magazzini bisogna cercare di mettere una barriera o l’acqua ci andrà sempre perché non si può canalizzare”.
A San Fruttuoso si attendono da anni gli scolmatori dei rii Rovare e Noce che periodicamente esondano lungo le strade del quartiere. “Sono stati investiti 26 milioni, abbiamo ultimato i progetti esecutivi, i lavori sono già in consegna – ha ricordato l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone -. Questi rii entreranno nella galleria scolmatrice del Fereggiano. Sono fondi strutturali, qualcuno li aveva confusi col Pnrr”.
Nella zona di Soziglia a creare problemi non è solo il rio Sant’Anna: “Una ventina d’anni fa è stato fatto un lavoro di incanalamento sotto via Orefici e via Banchi – segnala il presidente del Municipio Centro Est Andrea Carratù – ma sotto i negozi arrivano gli affluenti, piccoli rii intubati e chiusi negli anni, poi l’acqua esce e allaga le cantine. Chiameremo l’area tecnica del Comune per verificare quali interventi sono fattibili. Forse dovremmo triplicare la quantità di tombini, dobbiamo prendere in considerazione che fenomeni simili capitano almeno una volta all’anno e attrezzarci di conseguenza”.
“Senza indulgere al fatalismo, se piovono 200 millimetri d’acqua qualsiasi rete fognaria ha problemi, specie in una città come Genova con forti pendenze. I danni sono sostanzialmente inevitabili – commenta il presidente ligure Giovanni Toti -. Questo non vuol dire che non si debbano fare lavori di messa in sicurezza. Ma se siamo qua a dire che il danno più grave è qualche allagamento significa che la città ha reagito bene“. Secondo il governatore “quello che ci aspettavamo è successo con millimetrica precisione. Il peggio è sicuramente transitato nelle prime ore di oggi. Faremo una stima dei danni più accurata, ma da una prima ricognizione alla centrale operativa non risultano segnalazioni particolari. È un bilancio dei danni tutto sommato molto lieve. Ancora una volta abbiamo la soddisfazione del fatto che si prendono seriamente le indicazioni date dal sistema della protezione civile e che il sistema di comunicazione è efficace”.
“Quando ieri abbiamo detto nessuno abbassi la guardia, credo che il messaggio sia passato in maniera determinante – ha aggiunto Giampedrone -. Se fosse accaduto di giorno ci avrebbe creato più difficoltà. La tenuta del territorio è stata significativa”. Tra il pomeriggio e la sera di oggi, secondo le previsioni di Arpal, si attende una mareggiata (meno intensa del previsto) con venti di burrasca che porteranno a un ulteriore abbassamento delle temperature. Permane l’instabilità con temporali sparsi.