Genova. Soldi, la promessa di un impiego da 300mila euro quando avesse concluso il mandato da presidente dell’autorità portuale, e poi viaggi – tanti – a Montecarlo e a Las Vegas. Soggiorni di lusso con giocate al Casinò, massaggi e altri servizi extra. Sono alcuni dei favori ricevuto dall’ex presidente dell’autorità portuale di Genova Paolo Emilio Signorini, oggi ad di Iren.
Secondo la maxi inchiesta della procura di Genova, che ha portato all’arresto fra l’altro del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, Signorini sarebbe stato corrotto da Aldo Spinelli fronte dell’impegno di accelerare la calendarizzazione della pratica in Comitato di Gestione (da lui presieduto) di rinnovo della concessione del Terminal Rinfuse alla TERMINAL RINFUSE GENOVA S.r.l. (controllata al 55% dalla SPINELLI S.r.l.) e per aver rinnovato la suddetta concessione per trent’anni.
Non solo, Spinelli avrebbe ottenuto grazie a questi favori – secondo gli inquirenti – ulteriori spazi portuali, in particolare le aree Enel (ex Carbonile) e nella pratica del “tombamento” di Calata Concenter, – di consentire ad Aldo Spinelli un’occupazione abusiva dell’area dell’ex Carbonile lato levante Nord e Sud in assenza di un titolo legittimante.
In cambio Signorini ha ricevuto 15.000 euro in contanti ma anche appunto, nel periodo compreso dal 31.12.21 al 12.3.23, 22 soggiorni di lusso a Montecarlo presso l’Hotel de Paris di Monte Carlo, per un totale di 42 notti, comprendenti anche giocate al casinò e servizi extra quali servizi in camera, massaggi e trattamenti estetici, un posto tenda nella spiaggia della struttura alberghiera durante il periodo estivo e la partecipazione ad eventi esclusivi, quali la finale del torneo internazionale di tennis “Rolex Monte Carlo Masters” o serate a tema con annesso spettacolo musicale, riservate ai clienti più importanti del Casinò di Monte Carlo per un valore complessivo superiore a 42.000 euro, nonchè fiches per effettuare puntate alla Casa da Gioco di Montecarlo, una borsa Chanel (regalo destinato a terzi) in data 31.12.2021 un bracciale in oro marca Cartier del valore di 7.200 euro (regalo destinato a terzi) in data 30.7.2022,
Ancora, Spinelli avrebbe offerto a Signorini in data 28.1.2022 a Signorini un incarico con retribuzione pari a 300.000 euro all’anno una volta terminato il mandato quale presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, – nonché il 16.12.2022 la possibilità di disporre, durante un programmato viaggio a Las Vegas, di un’elevata quantità di denaro, attingendo dalle disponibilità delle carte di credito di Aldo Spinelli.
Signorini secondo i pm sarebbe stato corrotto anche da Mauro Vianello (titolare del 54,19% delle quote dell’impresa SANTA BARBARA S.r.l., attiva nel settore degli affari concernenti i trasporti e le comunicazioni e specializzata nei servizi di Prevenzione, Vigilanza e Primo Intervento Antincendio nell’ambito del porto di Genova). In cambio di un provvedimento che disponeva l’aumento della tariffa oraria per le prestazioni del servizio integrativo della Società Santa Barbara, avrebbe ricevuto la disponibilità di un’autovettura di proprietà di Vianello per raggiungere e rientrare da Montecarlo nelle date rispettivamente del 15 e del 18 aprile 2022.
Vianello avrebbe pagato a Signorini anche una fattura da € 6.600,00 per il banchetto di nozze della figlia, oltre a Apple watch del valore di 439 euro (regalo destinato a terze persone – acquisto effettuato in data prossima al 1.8.2022), un soggiorno nell’appartamento di proprietà di Vianello dal 3.8.2022 al 10.8.2022, messo a disposizione dall’imprenditore alla moglie e alla figlia di Paolo Emilio Signorini.
Per Signorini il gip ha disposto oggi la custodia cautelare in carcere. Ai domiciliari è finito Aldo Spinelli. Per Vianello la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale