Bilancio e rilancio

Genoa: nel 2021 solo 9 vittorie. Quello che sta per cominciare è il calciomercato più delicato

Il bilancio dell'anno solare. Ora il dubbio da sciogliere per 777 Partners è: su quale tipologia di giocatori puntare per rafforzare la squadra?

Genoa Vs Atalanta

Genova. 43 partite, 43 punti. Questo il bilancio dell’anno solare del Genoa, che nel 2021 si piazza al sedicesimo posto di questa classifica, superato anche dallo Spezia. Solo il Cagliari, tra le squadre che hanno giocato in Serie A sia nel 2020-2021 sia nel 2021-2022, è dietro al Grifone.

Un’annata che ha sorpreso nella prima parte del 2021, con un ruolino di marcia di tutto rispetto dopo l’arrivo di Davide Ballardini sulla panchina rossoblù, garantendo la salvezza alla squadra. Un girone d’andata da dimenticare invece quello appena consegnato agli archivi.

Sono solo 9 le vittorie, di cui una sola nella stagione 2021-2022, 16 i pareggi (il numero più alto di tutta la Serie A) e 18 le sconfitte (solo il Cagliari e lo Spezia fanno peggio con 24 e 21). 52 le reti fatte, 68 quelle subite.

Un bilancio decisamente negativo e che, andando a guardare nuovamente solo la stagione in corso, fa saltare subito all’occhio come il Genoa quest’anno faccia più fatica in casa. L’unica vittoria è arrivata in trasferta e i punti raccolti tra le mura amiche del Ferraris sono stati solo 4, come quelli della Salernitana all’Arechi. Ben 17 le reti subite. 7 i punti raccolti in trasferta, 20 le reti subite.

Eppure il 2021 è stato l’anno della svolta a livello societario: Enrico Preziosi ha venduto al fondo americano 777 Partners, che però si è trovato alle prese con molti più problemi di quanto poteva immaginarsi, probabilmente.

Ad andare in soccorso del Genoa sarà sicuramente il calciomercato che inizia il 3 di gennaio, ma la nuova proprietà dovrà sciogliere diversi dubbi e in fretta. In quale direzione muoversi?

L’aver dichiarato un progetto a lungo termine presupporrebbe l’acquisto di giocatori di qualità magari non troppo affermati da far crescere. Tuttavia l’urgenza di fare punti per cercare la salvezza, si scontra contro un’idea di questo tipo: il Genoa ha più bisogno di giocatori che conoscono già il campionato italiano, che siano in un buono stato di forma e, per quanto riguarda l’attaccante, che abbia un buon fiuto del gol già sperimentato in questa stagione. Appare quindi forse azzardato e più da prospettiva l’arrivo di Roberto Piccoli dall’Atalanta: classe 2001, 10 presenze (mai da titolare) e un gol (decisivo per la vittoria a Torino coi granata). Ipotizziamo che non sia il “carico” da briscola per la squadra di Shevchenko.

Di sicuro il mercato punterà anche sugli esterni o comunque su una certa qualità a centrocampo: l’ipotesi Aleksey Miranchuk, 26 anni, anche lui alla corte di Gasperini, garantirebbe varie opzioni, visto che il mancino russo è in grado di giocare sia trequartista, sia ala. Tuttavia il Genoa dovrà battere la concorrenza di altre squadre interessate, come il Verona.

Quello che è certo è che il Genoa dovrà lavorare molto anche in uscita, liberandosi di giocatori, Caicedo in primis, che anche dal punto di vista comportamentale non hanno fatto bella figura. Uno spogliatoio compatto, chi ha giocato lo sa, è un primo passo per una squadra solida.

Il tempo stringe perché il 6 ricomincia il campionato con la trasferta di Sassuolo e subito dopo ci sarà la partita decisiva contro lo Spezia. Due match che, probabilmente, rappresentano una buona fetta di futuro per il Genoa.

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