Genova. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Salvatore Bonaccorso, dirigente del provveditorato alle opere pubbliche di Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta. Bonaccorso è il primo dei venti indagati per il crollo del ponte Morandi interrogato dal pm Massimo Terrile. Accompagnato dall’avvocato Giovanni Ricco, Bonaccorso ha lamentato infatti come nell’avviso a comparire non fossero chiarite le contestazioni.
Secondo quanto appreso la Procura contesterebbe ai membri del comitato tecnico il fatto che oltre a valutare ll progetto di Retrofitting avrebbero dovuto pare un parere sulla valutazione del ponte.
Bonaccorso si è detto disponibile a parlare con i magistrati non appena avrà approfondito l’oggetto delle contestazioni.
Uscito da palazzo di giustizia ha detto rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se pensa che il comitato abbia fatto il suo lavoro: “Non importa quello che penso io, ma quello che pensano i magistrati”. Bonaccorso ha anche spiegato che questa mattina rientrerà in ufficio e ovviamente rispetterà il minuto di silenziose per le vittime del ponte.
Anche l’ingegnere Antonio Brencich ha scelto di avvalersi, accompagnato dall’avvocato Anna Francini dello studio Padovani di Pisa. “Le indagini sono ancora a una fase embrionale”, ha spiegato l’avvocato