Genova. Ancora lui, ancora con un tiro impossibile, d’esterno, che si infila nell’angolino alle spalle di uno Skorupski sorpreso e stupito. Chi l’avrebbe detto che Ntcham sarebbe stato l’uomo della provvidenza per il Genoa in difficoltà in questa fase del campionato? La partita al Castellani sembrava tranquillamente destinata a un pareggio a reti bianche, un punteggio che andava bene a entrambe le squadre, vista la distanza dalla terz’ultima, il Palermo, sconfitto a Torino dopo essere passato in vantaggio, ma l’imprevedibilità del giocatore francese ha ancora una volta fatto la differenza. In pieno recupero arriva anche il raddoppio di Hiljemark. Finisce 0-2, tre punti fondamentali per la classifica, ma soprattutto per la tranquillità psicologica della squadra.
Primo tempo, Simeone e poco altro
Mandorlini conferma la formazione che ha pareggiato contro il Bologna. In panchina non c’è Pandev, che è stato lasciato a riposo forzato dopo la “mattana” durante gli ultimi minuti della scorsa partita, quando si è innervosito in vista di un ingresso in campo troppo a ridosso del novantesimo.
Nell’Empoli il modulo di partenza è un 4-3-1-2 con El Kaddouri che agisce alle spalle di Maccarone e Pucciarelli.
Prima occasione per i padroni di casa al 3′: Lazovic lascia passare Croce, che riesce ad andare sul fondo, appoggio per Maccarone, ben piazzato in mezzo all’area, ma l’attaccante sbaglia completamente la conclusione.
Nelle prime fasi di gioco è proprio dalla parte di Lazovic che arrivano i pericoli, mentre il Genoa fatica a trovare spazio per giocare e spesso ricorre al lancio lungo.
Il primo sussulto rossoblù arriva al 12′: Simeone approfitta di un errore di Costa e se ne va di potenza, facendo arrancare i difensori, assist in orizzontale per Pinilla che però spreca tutto, tirando praticamente in bocca a Skorupski.
Simeone, oltre a essere tra i più pericolosi in fase offensiva, ha anche il compito di tenere a bada Diousse con pressione quasi immediata quando il centrocampista centrale dei padroni di casa viene chiamato a impostare.
Non si può dire che sia una partita vivace, ma ogni tanto il palleggio delle due squadre è interrotto da qualche occasione, favorita dagli errori a centrocampo. Stavolta è il Genoa a sbagliare al 26′ e Croce prova il tiro su cui Lamanna non è impeccabile nella respinta.
È il momento peggiore per il Genoa in questo primo tempo, che anche quando ha palla non sa cosa farne e il disimpegno difensivo è spesso in affanno o errato. L’Empoli acquisisce metri e sicurezza.
Ci si affida alle ripartenze e Simeone costringe Bellusci al fallo da ammonizione prima di arrivare sulla lunetta dell’area di rigore. Il calcio piazzato di Pinilla esce di poco (37′). Ancora Simeone si fa mezzo campo dopo una bella sponda di Pinilla e col sinistro prova a sorprendere Skorupski, che para a terra (41′).
A fine primo tempo è il Cholito a essere il vertice più offensivo, invertendosi con Pinilla, probabilmente per sfruttarne le doti atletiche, è proprio lui allo scadere a ricevere palla e a provare il tiro, sbagliando però la mira.
Ripresa, prima la difesa, poi l’apoteosi
Si ricomincia senza cambi, con le due squadre che faticano a trovare il passaggio decisivo per mettere in porta qualcuno. Quando il Genoa perde palla a centrocampo l’Empoli ha vita facile, al 59′ è Izzo a sbrogliare una situazione potenzialmente pericolosa, arpionando la palla dai piedi di El Kaddouri.
Arriva il momento di Ntcham, che rileva Rigoni (61′) e si inverte con Hiljemark. Martusciello invece sostituisce Maccarone con Marilungo (66′). L’Empoli ha troppo spazio in fase di impostazione, il Genoa sembra essere troppo arretrato: un passaggio filtrante di Ntcham pesca Laxalt che mette in mezzo sul secondo palo, ma la palla non è precisa e l’Empoli rintuzza (70′).
I tifosi sugli spalti si animano prima per il pareggio e poi per il vantaggio del Torino sul Palermo. Le emozioni maggiori (prima dell’incredibile finale) però arrivano prima al 79′, anche se Doveri fischia l’offside di Laxalt (Simeone in ogni caso aveva sbagliato tutto nel cuore dell’area piccola) e poi all’81’ per un colpo di testa in tuffo di Pinilla che non è preciso. L’Empoli risponde con un calcio piazzato di El Kaddouri respinto di pugno da Lamanna, un attimo prima della sostituzione del marocchino per Buchel (83′).
Mandorlini dà spazio a Cofie per Cataldi a 4 minuti dal termine.
Nel finale succede l’impensabile: Ntcham tira fuori dal cilindro un tiro d’esterno incredibile che si insacca, portando in vantaggio i suoi. Hiljemark, in pieno recupero sfrutta a dovere una ripartenza con l’Empoli tutto sbilanciato alla ricerca del pari e infila Skorupski in uscita.
Finisce così, con gli applausi dei tifosi rossoblù ai propri giocatori dal settore ospiti.
Empoli-Genoa 0-2
Reti: 89′ Ntcham; 93′ Hiljemark
Empoli: Skorupski, Laurini, Bellusci, Costa, Pasqual, Krunic, Diousse, Croce, El Kaddouri (83′ Buchel), Maccarone (66′ Marilungo), Pucciarelli.
A disposizione: Pugliesi, Pelagotti, Zambelli, Dimarco, Veseli, Barba, Cosic, Zajc, Tello, Thiam.
Allenatore: Martusciello
Genoa: Lamanna, Munoz, Burdisso, Izzo, Lazovic, Hiljemark, Cataldi (87′ Cofie), Rigoni (61′ Ntcham), Laxalt, Simeone, Pinilla.
A disposizione: Zima, Rubinho, Edenilson, Gentiletti, Biraschi, Brivio, Beghetto, Morosini, Taarabt, Palladino.
Allenatore: Mandorlini
Arbitro: Doveri di Roma 1
Ammoniti: Bellusci, Maccarone, Diousse (E); Rigoni, Pinilla (G)