Fine di un incubo

Picchia moglie e figlie, in casa un clima di terrore: 43enne arrestato a Genova

carcere marassi

Genova. Le volanti della Polizia di Stato hanno arrestato ieri sera un 43enne italiano, con a carico numerosi precedenti penali per reati contro la persona e contro il patrimonio, per maltrattamenti in famiglia.

Il primo intervento intorno alle 21.30 al Porto Antico, dove gli agenti hanno soccorso una bambina genovese 12enne che, in lacrime, ha raccontato di essere stata malmenata per l’ennesima volta dal padre, che le ha anche tolto e distrutto il telefono cellulare, e di essere per questo fuggita, trovando l’aiuto di una passante che ha subito chiamato il 113.

Gli operatori hanno accompagnato la bambina in Questura e hanno rintracciato le due sorelle maggiori, che dopo pochi minuti hanno raggiunto la piccola, confermando con il loro racconto i soprusi e maltrattamenti che da tempo subiscono tutti i membri della famiglia, mai denunciati prima.

In particolare una di esse ha raccontato, in una lunga denuncia, dei quotidiani comportamenti violenti e delle minacce messi in atto dall’uomo nei confronti della propria madre, cittadina ecuadoriana, dei figli di quest’ultima e della sorella più piccola, nata dalla relazione tra i due, nei cui confronti gli atteggiamenti maneschi sono cominciati fin da quando aveva solo 5 anni. Il clima di terrore instaurato dall’uomo aveva indotto la donna due anni fa a cercare rifugio in Patria con i quattro figli, dove però era stata raggiunta dall’uomo che, dopo l’ennesimo episodio violento, era stato arrestato dalla Polizia ecuadoriana.

Alcuni mesi fa, la madre con tre figlie avevano deciso di rientrare in Italia, assecondando il desiderio della più piccola, accettando di abitare nello stesso stabile di Marassi dove dimora il padre di quest’ultima. Dopo poco tempo, però, l’uomo aveva ripreso con le minacce, gli insulti e gli atteggiamenti violenti, sfociati in talune circostanze in vere e proprie aggressioni, che però solo in un caso, il 31 luglio scorso, avevano portato alla richiesta di intervento della Polizia.

Alla luce di quanto accertato i poliziotti hanno rintracciato il 43enne presso la sua abitazione, conducendolo in Questura. L’uomo ha assunto da subito un atteggiamento provocatorio e non collaborativo, arrivando a simulare un malore e a richiedere insistentemente di essere accompagnato in ospedale, salvo poi rinunciare alla visita medica. Al termine degli atti di rito, è stato associato alla Casa Circondariale di Marassi.

La figlia 12enne, dopo essere stata medicata al pronto soccorso con una prognosi di 5 giorni, è stata affidata alla sorella maggiore.

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