Cannabis

Legalizzazione delle droghe leggere, la voce di Tursi: “Il proibizionismo ha fallito”

"Operazione politica di buon senso, niente di particolarmente rivoluzionario"

marijuana e armi

Genova. “Il proibizionismo ha fallito perché ha contribuito solo a rafforzare e favorire il narcotraffico, seconda fonte di guadagno della criminalità organizzata, e ha portato al sovraffollamento delle carceri”.

Queste le prime parole con cui la consigliera Marianna Perderzolli (Lista Doria) ha introdotto la mozione, presentata anche dai consiglieri Antonio Bruno (Fds), Leonardo Chessa e Gian Piero Pastorino (Sel), Antonio Gibelli, Clizia Nicolella, Lucio Valerio Padovani ed Enrico Pignone (Lista Doria), Gianpaolo Malatesta (Pd) per legalizzazione dei derivati della Cannabis, contenente anche suggerimenti di misure volte al contrasto del narcotraffico e iniziative di informazione e prevenzione sugli effetti nocivi dell’abuso di sostanze stupefacenti.

“L’Europa, inoltre, ci chiede di cambiare il nostro approccio, anche perché esistono leggi incostituzionali come la Fini-Giovanardi – prosegue Pederzolli – ed esistono già esperienze diffuse di legalizzazione, come in Svizzera, Olanda, Belgio e Portogallo, che hanno dimostrato di essere molto efficaci”. Alla giunta genovese, quindi, viene chiesto l’impegno di farsi portavoce a livello nazionale, mentre per quanto riguarda la situazione locale, di creare una sorta di consulta, simile a quella contro il gioco d’azzardo, per riflettere sul tema con tutte le realtà cittadine competenti in materia.

“Crediamo che sia un’operazione politica di buon senso, niente di particolarmente rivoluzionario – conclude Pederzolli – A noi i tempi sembrano maturi, perché la cannabis è già libera visto l’uso diffuso, ma circola in maniera sommersa e favorisce l’illegalità. Se togliessimo il fascino del proibito, quindi, avremmo sicuramente anche una riduzione del consumo”.

Il consigliere Stefano De Pietro (M5S) ha proposto un emendamento, inserito nella mozione, che chiede di utilizzare i soldi eventualmente ricavati con la liberalizzazione delle droghe leggere per prevenire il fenomeno stesso del consumo di stupefacenti. Contrario, invece, si è dichiarato il consigliere Edoardo Rixi (Lega Nord). “Sono favorevole all’utilizzo di derivati della cannabis a scopi terapeutici, ma assolutamente no ad una liberalizzazione ‘selvaggia’”. Parere contrario anche da parte di Matteo Campora (NcD).

Il sindaco Marco Doria, invece, ha apprezzato molto il contenuto della mozione. “Mi sembra evidente che la regolamentazione utilizzata fino ad oggi abbia fallito, quindi la linea va cambiata”. Alla fine la mozione è stata approvata con 23 voti favorevoli, 3 contrari (Balleari, Campora e Rixi) e 1 astensione (Villa).

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