Genova. Il processo sull’Acquasola è stato rinviato al 26 febbraio e sono state calendarizzate diverse altre udienze per l’esame dei testi. Per un difetto di Notifica, inoltre, è stata stralciata la posizione dall’architetto Rossini, che verrà riunificato agli altri 4 imputati entro l’udienza di febbraio. Su Italia Nostra e Comitato Acquasola, che si sono costituite fuori udienza, ci sono state varie eccezioni. Anche Legambiente si è costituita parte civile, ma le difese degli imputati hanno chiesto l’esclusione. Il giudice si è riservato di decidere in seguito.
Il Comitato ha già chiesto di sentire come testi il governatore Claudio Burlando, l’ex sindaco di Genova Giuseppe Pericu, l’ex assessore Gabrielli, l’ex vice presidente Plinio, l’ex vice presidente della circoscrizione Bonora.
Il processo per le presunte violazioni al codice dei beni ambientali, relative ai lavori propedeutici alla realizzazione di un autosilos nel parco dell’Acquasola vede come imputati Maria Teresa Gambino, amministratore della società Sistema Parcheggi, gli ex Soprintendenti Giorgio Rossini e Maurizio Galletti e ancora i funzionari della Soprintendenza Rita Pizzone e a quello del Comune Giorgio Gatti.
La violazione dell’articolo 170 del Codice dei Beni Culturali si era concretizzata, secondo il pubblico ministero Francesco Cardona Albini, nel taglio di alberi considerati parte integrante di un parco storico definito monumento vivente dai giudici della Cassazione che avevano convalidato il sequestro dell’area.