Cronaca

Genova, colpì la figlia con il forchettone: chiesto giudizio immediato

Aula di tribunale

Genova. Dopo il tentativo di suicidio avvenuto nelle scorse settimane, per Piotr G., il padre polacco 28enne accusato di tentato omicidio della figlioletta di tre anni, aggravato dal fatto di aver commesso il fatto in danno di un discendente, per motivi futili e per aver adoperato sevizie e agito con crudeltà, è stato richiesto il giudizio immediato. Secondo le ricostruzioni dell’accusa, l’uomo la notte tra l’11 e il 12 settembre 2010 colpì sette volte la bambina con un forchettone, provocandole ferite al viso, al torace e a un braccio e in particolare all’addome.

Arrivata al Gaslini in gravi condizioni, fu poi salvata dai medici del nosocomio. Il padre ha sempre detto di non ricordare nulla: “Se è vero che con questa mano ho colpito mia figlia – disse interrogato – questa mano dovrebbe essere tagliata”. Prima di infierire sulla figlioletta pare che avesse bevuto molto e litigato al telefono con la compagna al lavoro in un bar. Dopo aver colpito la piccola la prese in braccio e scese in strada urlando. Il polacco, difeso dall’avv. Paolo Lavagnino, è accusato anche di resistenza a pubblico ufficiale nei confronti di alcuni poliziotti, di lesioni nei confronti di uno di loro e di danneggiamento aggravato di una vettura della polizia.

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