Genova. La vertenza Amiu torna a far scaldare l’artiglieria della politica genovese. Dopo la definizione del “piano Bucci” per salvare l’azienda, il Pd muove all’attacco, criticando aspramente il provvedimento, considerato un “tapullo”.
L’offensiva, che presto sarà portata in Sala Rossa, è anticipata da una nota stampa sottoscritta dai consiglieri comunali di Pd e Lista Crivello: “Registriamo innanzitutto che la maggior parte delle risorse correnti che verranno stanziate sono frutto della politica di bilancio della precedente amministrazione – rivendicano – che ha lasciato conti trasparenti e in ordine”
Ma non solo: “La rinegoziazione dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti per un ammontare di circa 2 milioni era già stata ottenuta dall’Assessore Miceli. La riduzione delle tariffe dell’acqua per circa 1,5 milioni era stata stabilita grazie al lavoro di Città Metropolitana nello scorso ciclo amministrativo”.
Anche il mutuo di 7 milioni di Euro contratto dal Comune è oggetto di critiche: “Siamo invece molto interessati a capire se si aggiungerà all’indebitamento già previsto oppure se deriverà da una diversa destinazione degli investimenti previsti dal Piano Triennale già approvato”.
“Su AMIU la Giunta ha scelto di rinviare le scelte – prosegue la nota – e di garantire la sopravvivenza dell’azienda forse per qualche mese. La nostra scelta era quella di assicurare un futuro ad AMIU per i prossimi decenni. Senza il prolungamento del contratto di servizio per l’intero ciclo dei rifiuti AMIU non ha futuro”.
Il comunicato si conclude con una riflessione che rimanda ad una potenziale e paventata privatizzazione, in salsa centrodestra: “Non vorremmo che questa scelta nascondesse l’idea di spacchettare AMIU in un’azienda pubblica di spazzamento e raccolta, per privatizzare la più ricca attività di trattamento dei rifiuti”.
La battaglia, quindi, è appena incominciata.