Genova. Un viadotto più piccolo che passa sotto l’autostrada e un altro che rimane invariato per consentire un minor impatto visivo. Queste in sostanza le modifiche inserite della variante proposta da Autostrade per l’Italia per il progetto del tunnel della Val Fontanabuona, l’opera che collegherà l’omonima valle con il tracciato della A12.
La novità è stata presentata dalla stessa Aspi per rispondere, almeno in parte, ad una delle critiche più accese al progetto, vale a dire quella dell’ingombro della nuova infrastruttura il cui impatto visivo, nel progetto originario, pesava anche sull’abitato di Rapallo, da cui lo svincolo sarebbe stato visibile in tutto il suo sviluppo.
La variante è stata deposita come integrazione volontaria a metà dicembre ma solo in queste ore è stata resa pubblica dagli uffici ministeriali dove il progetto sta affrontando l’iter burocratico della valutazione di impatto ambientale. Un progetto che in questi mesi ha raccolto svariate osservazioni, soprattutto relative all’impatto visivo dell’opera, che prevedeva, nella sua prima versione, quattro rampe di svincolo di cui una particolarmente ingombrante, composta da un viadotto da sette campate pensato per collegare le vetture in arrivo dalla vallata alla tratta della A12 in direzione di Genova, e che avrebbe dovuto scavalcare il tracciato attuale della autostrada.
Nella versione “ottimizzata” questo viadotto viene praticamente dimezzato e fatto passare sotto il tracciato della A12 e sotto la rampa che collegherà la valle con l’A12 in direzione di Livorno. Poi il tracciato proseguirà in galleria fino ad arrivare a collegarsi alla carreggiata in direzione ponente. Ma non solo: questa modifica, che ha comportato la traslazione del viadotto della rampa di circa 40 metri in direzione ovest, ha permesso di arretrare il limite d’intervento dopo la spalla lato Genova del viadotto Casalino, annullandone l’ampliamento previsto nel progetto originario. “Tale ottimizzazione ha portato a non dover più intervenire sui due viadotti Casalino esistenti – si legge nelle carte – permettendo di diminuire gli impatti sull’esercizio del traffico autostradale“.
Il “prezzo” di questa variante è un maggiore consumo di suolo, che prevede in questa versione l’utilizzo di 3.100 metri quadrati in più di aree interessate dall’intervento, che si aggiungeranno ai 52mila previsti dal piano espropri per il Comune di Rapallo. “L’area interessata dall’intervento rimane la medesima – afferma la relazione – pertanto tutte le considerazioni in merito alla conformità rispetto agli strumenti di pianificazione territoriale ed alla presenza di vincoli non subiscono alcuna variazione. Analogamente, anche in termini di impatto ambientale non si rilevano variazioni significative. Considerata la finalità prevalentemente paesaggistica della modifica introdotta, l’unica componente che trarrà beneficio dalla modifica è il Paesaggio. Considerata, inoltre, la necessità di accorciare una barriera fonoassorbente per renderla compatibile con la nuova configurazione, si prevedono minime variazioni puntuali, ma il clima acustico rimarrà complessivamente invariato”.
Nel frattempo Regione Liguria ha comunicato che la valutazione di impatto ambientale potrebbe vedere la fine già nelle prossime settimane, e che i primi cantieri potrebbero partire già entro la prossima primavera.
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