Val Fontanabuona. La speranza è l’ultima a morire, lo sanno bene i comuni della val Fontanabuona che da oltre sessant’anni attendono il “loro” svincolo autostradale, meglio noto come tunnel della Fontanabuona, volto a creare un collegamento diretto tra l’entroterra e l’A12.
E oggi, con ogni probabilità, verrà realizzato grazie all’investimento, pari a 230 milioni di euro, di una parte del miliardo e mezzo stanziato da Aspi in infrastrutture e ristori nell’ambito dell’accordo siglato di recente con Comune di Genova, Regione Liguria e Autorità portuale genovese come risarcimento al territorio per il crollo del Morandi.
Era il 14 gennaio 2008 quando la richiesta di dotare la Val Fontanabuona di un collegamento autostradale diretto, che potesse dare sviluppo ad un’area fortemente produttiva ma in crescente stato di isolamento infrastrutturale, venne ufficializzata al presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, in una riunione istituzionale con sindaci dei comuni di Lumarzo, Neirone, Moconesi, Tribogna, Cicagna, Favale di Malvaro, Lorsica, Orero, Coreglia Ligure, San Colombano Certenoli, Leivi e del presidente della Comunità Montana Fontanabuona.
Da quel lontano gennaio 2008, di acqua sotto i ponti ne è passata in abbondanza. Il progetto di un tunnel “salva vallata” è stato promesso, pensato, immaginato, messo a punto tante volte nel corso degli anni, ogni volta sembrava quella buona, ma poi alla fine emergevano sempre intoppi, contrattempi e ritardi in primis a causa della mancanza di finanziamenti.
Nel 2009 Burlando presenta ufficialmente a tutti i sindaci del territorio lo studio di fattibilità e il tracciato. Viene poi approvato e condiviso da tutti. Sembra si proceda verso una direzione ma a novembre dello stesso anno si blocca tutto perché il Governo pare non avesse intenzione di finanziare i lavori. Stop al tunnel della val Fontanabuona, era questa la notizia che ha fatto indispettire i fontanini portandoli poi a costituire un comitato a favore dell’opera.
Nel 2010 le istituzioni riprendono in mano la situazione, il Ministero incarica Anas si stendere un cronoprogramma e si intende far partire, insieme ad Anas, Autostrade per l’Italia e il presidente della Regione Liguria l’iter per la realizzazione del tunnel con la costa.
Ma non si arriva tuttavia a nulla di concreto, fino al 2012 quando presso il Teatro di Cicagna si tiene la presentazione pubblica dell’avvio del progetto definitivo, avanzato con il presidente Burlando e Autostrade, e finanziato per un costo complessivo di circa 2 milioni di euro.
Nel 2014 il progetto del tunnel viene inserito nella Convenzione tra Ministero delle Infrastrutture, Anas, ASPI Società autostrade e Regione Liguria, condividendone gli obiettivi e finanziandolo insieme a Regione Liguria. Segue un nulla di fatto e un silenzio per tutti gli anni successivi. Le istituzioni si mostrano interessate ma sembrano sempre mancare i finanziamenti.
Ma oggi grazie al miliardo e mezzo stanziato da Aspi dovrebbe essere proprio la volta buona. Si parla infatti di un progetto da oltre 230 milioni di euro, che prevede, con un tracciato da Rapallo a Moconesi, uno svincolo autostradale in prossimità dell’uscita della galleria Maggio nel tratto autostradale di Rapallo e la realizzazione di una prima galleria di circa 2 km fino all’altezza della frazione di Arboco’.
In particolare è in programma la realizzazione di una seconda galleria di circa 2,5 km da Arboco’ fino a zona Liteggia nel Comune di Tribogna, la realizzazione del casello autostradale della Fontanabuona in prossimità del confine territoriale tra i Comuni di Cicagna e Tribogna in zona Liteggia e collegamento del casello autostradale alla strada provinciale 225 realizzato tramite l’adeguamento della strada provinciale della Spinarola, tramite la costruzione di un nuovo ponte sul torrente Lavagna e la creazione di una rotonda stradale in zona Ferrada di Moconesi.
Se tutto fila liscio la durata complessiva dei lavori è di 71 mesi, fino al 2030. Gli studi preliminari – che includono autorizzazioni, progettazione, approvazione, affidamento – hanno una durata di 30 mesi, dal 2021 al 2023. Mentre i lavori veri e propri dovrebbero durare 71 mesi, dal 2024 al 2030.
Il tunnel della val Fontanabuona è fortemente atteso e sentito nell’entroterra ligure perché rappresenta un’occasione, forse l’ultima, di rinascita e sviluppo economico dell’intera vallata. Infatti da quando la maggior parte delle aziende, per lo più mobilifici e laboratori di ardesia, ha cominciato a chiudere o a traslocare il territorio è passato in quarant’anni da 29mila a 14mila abitanti. E così la sua economia, fondata principalmente sull’artigianato, ne ha risentito pesantemente.
I comuni fontanini ritengono quindi necessario un collegamento diretto tra la valle e la Riviera perché grazie alla riduzione dei tempi di percorrenza – che dovrebbero aggirarsi intorno ai dieci minuti circa da Rapallo a Cicagna – si agevolerebbe non solo la vita degli attuali pendolari ma anche si contribuirebbe ad attrarre altre persone e famiglie permettendo così di tornare a investire su un territorio ricco di potenzialità.