Rivoluzione

Nodo di San Benigno, tutto pronto per la nuova viabilità: ecco cosa cambia fotogallery

Inaugurate questa mattina le nuove rampe che saranno operative da sabato 13. Ma non mancano le criticità

Genova. Sono state inaugurate ufficialmente questa mattina le nuove rampe del Nodo di San Benigno che permetteranno il collegamento diretto tra la strada sopraelevata, lungomare Canepa e la rampa che porta al casello di Genova Ovest della A7. La nuova viabilità sarà percorribile da sabato 13 gennaio, come anticipato da Genova24.

Si tratta di uno dei lotti più importanti, che comprende le opere di scavalco di via di Francia, la nuova viabilità sul viadotto elicoidale e il collegamento diretto tra la Sopraelevata e Lungomare Canepa. L’intervento, eseguito da Amplia e Tecne, società del Gruppo Autostrade per l’Italia con un impegno economico complessivo di oltre 50 milioni di euro, rientra tra i progetti di interfaccia tra il mondo autostradale e quello cittadino.

Presenti questi mattina al taglio del nastro il Prefetto di Genova Cinzia Torraco, il dirigente dell’Ufficio ispettivo territoriale di Genova del Mit Massimo Lanfranco, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci, il commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Piacenza e l’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi

Le novità

Le nuove rampe e quindi i nuovi passaggi sono tre. Il primo (il tracciato A verde nella mappa), permette di collegare direttamente la sopraelevata con lungomare Canepa per chi arriva da levante. Per utilizzare il nuovo collegamento bisognerà uscire dalla Aldo Moro tenendo la sinistra per poi prendere la nuova rampa che scavalca via di Francia e riporta sull’elicoidale verso Sampierdarena.

Il secondo passaggio (B tracciato in blu) è quello che permetterà il flusso opposto: da Lungomare Canepa, prima di entrare di fatto sull’elicoidale, si potrà svoltare a sinistra (sarà eliminato l’innesto in senso opposto e quindi non ci saranno stop) per immettersi direttamente sulla Aldo Moro, senza dover incrociare la viabilità in arrivo dal porto. La vecchia rampa (in rosso nella mappa) sarà comunque mantenuta per eventuali necessità ed emergenze.

Il terzo nuovo passaggio (C in giallo) permetterà il collegamento diretto tra A7 e lungomare Canepa, con una rampa che bypasserà tutto il giro dell’elicoidale, rampa il cui imbocco sarà all’altezza del bivio per la sopraelevata.

Criticità

Nodo di San Benigno

Fatto salvo il necessario periodo di assestamento delle abitudini dei genovesi e al netto del fatto che questo nuovo snodo elimina il cosiddetto “triangolo degli stop” con relativi pericoli, sussiste, almeno sulla carta, una nuova criticità. Avendo infatti mantenuto la rampa di accesso da via Cantore – scelta fatta dalla prima amministrazione Bucci, assessore Balleari e Fanghella, in risposta al ‘furor di popolo’ via social e alle code dei test fatti su strada – i mezzi che da Genova Ovest vorranno svoltare a destra per andare in lungomare Canepa si “incroceranno” con i mezzi che da via Cantore andranno in direzione sopraelevata.

Una interferenza che inizialmente era stata risolta appunto eliminando quell’accesso (cosa per la quale è stata aperta la rampa dalla rotonda di via di Francia) ma che oggi ha obbligato i progettisti a questa forzatura viabilistica. Inoltre per chi arriva da via Cantore, l’immissione verso la sopraelevata, vedrà un ridimensionamento della corsia di accelerazione operativa fino a questi giorni.

Ma non solo. Ad oggi la rampa C (Genova Ovest-lungomare Canepa) sarà percorribile solo da mezzi leggeri, escludendo il passaggio per i tir e i camion diretti in porto. Questi, per accedere alle banchine, dovranno quindi percorrere tutto l’elicoidale (che non avrà più la svolta a sinistra verso lungomare Canepa) e immettersi nel varco di San Benigno, condividendo l’incrocio con l’immissione all’imbarco traghetti. Una convivenza che potrebbe creare criticità e congestionamenti importanti durante le giornate di grande affluenza al terminal. Cosa che già avviene  ma che adesso potrebbe avere ripercussioni anche sulla operatività portuale. E viceversa.

Il completamento del nodo

I lavori sono stati suddivisi in due lotti funzionali: il Lotto 1, i cui lavori si sono conclusi nel 2017, e il Lotto 2 attualmente in esecuzione. Nello specifico quest’ultimo si può suddividere in due ambiti: l’ambito D, relativo alle opere di scavalco di via di Francia e al riassetto della viabilità sul viadotto elicoidale i cui lavori sono terminati oggi, e l’ambito E che interessa la zona di Lungomare Canepa dove sorgerà l’imbocco di ponente del Tunnel Subportuale. Per questo parte di lavori del nodo il termine è previsto per l’estate del 2025.

Nel corso del cantiere, che ha richiesto ingenti investimenti dal punto di vista organizzativo, considerata la necessità di mantenere sempre in esercizio il traffico sul nodo, sono stati realizzati 3 nuovi viadotti a struttura mista calcestruzzo e acciaio (per oltre 400 m di lunghezza complessiva per una superficie di circa 3,400 mq), è stato sostituito integralmente 1 viadotto al di sopra delle linee ferroviarie ed è stato eseguito il rinforzo strutturale di 2 viadotti esistenti della sopraelevata. Imponenti i numeri: secondo quanto comunicato da Aspi per giungere a questo risultato sono servite oltre 250mila ore di lavoro, una media di 40 persone al giorno impegnate a tempo pieno, mezzi speciali come le gru con capacità di sollevamento di 1,250 tonnellate, 100 metri di viadotti abbattuti e 400 metri di nuovi viadotti.

A seguito dell’apertura proseguiranno le attività di completamento nella zona dell’elicoidale, principalmente legati a interventi sulle barriere di sicurezza e sulle pavimentazioni, che tuttavia non comporteranno un’alterazione del nuovo assetto di traffico. Si prevede per questa primavera anche la rimozione del cantiere sulla sottostante via di Francia e la restituzione di tali aree alla collettività. Sempre nell’ambito dei lavori del Nodo di San Benigno Lotto 2 era stata già consegnata nel 2022 alla cittadinanza l’opera di abbattimento delle barriere architettoniche che collega la passeggiata della Lanterna con il Terminal Traghetti.

Nella zona del futuro imbocco di ponente del Tunnel Subportuale, ovvero sul tratto terminale della Guido Rossa, proseguiranno i lavori dell’Ambito E, che prevederanno la realizzazione di altre 2 rampe funzionali sia alla realizzazione del cantiere del Tunnel sia all’assetto definitivo di questa parte del progetto del Nodo di San Benigno.

 

 

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