Genova. Sarà un lunedì a rischio per il traffico genovese con una doppia congiuntura che potrebbe creare non poche criticità per chi attraverserà la città e le autostrade. Oltre ai tantissimi cantieri presenti sulle nostre strade, infatti, domani ci sarà il “debutto” in giornata lavorativa del nuovo assetto viario del nodo di San Benigno, mentre sulla A26 è prevista una giornata da bollino rosso a causa delle lavorazioni per la messa in sicurezza di gallerie e opere d’arte.
Occhi puntati ovviamente sulle nuove rampe del nodo, inaugurate dalle autorità lo scorso giovedì 11 gennaio e aperte al traffico ufficialmente nella giornata di ieri. Genova24 ha raccontato e percorso tutte le nuove rampe che permettono un innesco più fluido tra le tre direttrici di sopraelevata, lungomare Canepa e casello di Genova Ovest. Non senza qualche incognita. Dopo il fine settimane dal traffico light, quindi, domani sarà il primo “test ufficiale” con una viabilità da giorno feriale.
Le nuove rampe e quindi i nuovi passaggi sono tre. Il primo (il tracciato A verde nella mappa), permette di collegare direttamente la sopraelevata con lungomare Canepa per chi arriva da levante. Per utilizzare il nuovo collegamento bisognerà uscire dalla Aldo Moro tenendo la sinistra per poi prendere la nuova rampa che scavalca via di Francia e riporta sull’elicoidale verso Sampierdarena. Il secondo passaggio (B tracciato in blu) è quello che permetterà il flusso opposto: da Lungomare Canepa, prima di entrare di fatto sull’elicoidale, si potrà svoltare a sinistra (sarà eliminato l’innesto in senso opposto e quindi non ci saranno stop) per immettersi direttamente sulla Aldo Moro, senza dover incrociare la viabilità in arrivo dal porto. La vecchia rampa (in rosso nella mappa) sarà comunque mantenuta per eventuali necessità ed emergenze. Il terzo nuovo passaggio (C in giallo) permetterà il collegamento diretto tra A7 e lungomare Canepa, con una rampa che bypasserà tutto il giro dell’elicoidale, rampa il cui imbocco sarà all’altezza del bivio per la sopraelevata.
Secondo le prime valutazioni fatte sulla carta, potrebbero verificarsi delle criticità. Fatto salvo il necessario periodo di assestamento delle abitudini dei genovesi e al netto del fatto che questo nuovo snodo elimina il cosiddetto “triangolo degli stop” con relativi pericoli, sussiste, almeno sulla carta, una nuova criticità. Avendo infatti mantenuto la rampa di accesso da via Cantore – scelta fatta dalla prima amministrazione Bucci, assessore Balleari e Fanghella, in risposta al ‘furor di popolo’ via social e alle code dei test fatti su strada – i mezzi che da Genova Ovest vorranno svoltare a destra per andare in lungomare Canepa si “incroceranno” con i mezzi che da via Cantore andranno in direzione sopraelevata. Una interferenza che inizialmente era stata risolta appunto eliminando quell’accesso (cosa per la quale è stata aperta la rampa dalla rotonda di via di Francia) ma che oggi ha obbligato i progettisti a questa forzatura viabilistica. Inoltre per chi arriva da via Cantore, l’immissione verso la sopraelevata, vedrà un ridimensionamento della corsia di accelerazione operativa fino a questi giorni.
Bollino rosso in A26
Giornata difficile per chi domani dovrà viaggiare in A26. Vista la presenza di numerosi cantieri indeferibili, saranno presenti diversi scambi di carreggiata con relativi restringimenti di corsie. Come visto già in queste settimane. In particolare Aspi prevede bollino rosso per il traffico in direzione di Genova dalle 7 alle 13, per poi diventare giallo fino a sera. In direzione contraria, ovvero verso il Piemonte, il momento difficile sarà – sempre secondo le previsioni di Aspi – tra le 10 e le 13 e tra le 16 e le 19. Una situazione complicata soprattutto per i residenti della Valle Stura che convivono anche con i cantieri presenti sulla Statale del Turchino per la messa in sicurezza del ponte di Campo Ligure. Una “congiuntura” cantieristica che sta rendendo la vita impossibile per chi deve spostarsi su quelle strade. A questa situazione si aggiunge anche la situazione legata alla linea ferroviaria, anche in questo caso condizionata da cantieri e riduzioni.