Genova. Dieci appartamenti evacuati, una ventina di persone costrette a lasciare le loro case dopo che, nel pomeriggio di giovedì, un muraglione è crollato tra via Cabrini e via Acquarone, a Castelletto, facendo precipitare due auto nel terrapieno tra il muraglione stesso, sormontato da un parcheggio privato, e la base di tre palazzi che affacciano su via Acquarone, i civici 32, 34 e 36.
Il bilancio, dopo le prime ore di panico, è pesantissimo. Oltre alle due auto e a uno scooter parcheggiati nel posteggio condominiale, la frana ha trascinato decine di metri cubi di terra e detriti verso la base dei tre palazzi, materiale che ha sfondato le finestre degli appartamenti ai piani terra e ai primi piani e divelto anche i balconi: “Abbiamo dovuto evacuare una decina di appartamenti, abbiamo fatto il censimento degli appartamenti che necessitano di un’ordinanza di sgombero sia degli occupanti per capire le loro esigenze per sistemazioni in albergo. Non è una situazione semplice, perché chi non riceverà l’ordinanza di sgombero avrà comunque l’appartamento senza riscaldamento, perché abbiamo dovuto interrompere fornitura del gas”.
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Anche chi resta in casa, però, ha molti dubbi e timori, complice i continui distaccamenti di materiale dalla frana: “Non devono preoccuparsi – rassicura Gambino – Evacuiamo solo gli appartamenti che possono essere in pericolo, interessati dalla frana o che potrebbero esserlo. Chi resta in casa non deve avere timore, perché significa che non sono interessati dalla frana”. Impossibile però al momento fare previsioni sui rientri, anche perché il muraglione che ha ceduto è di proprietà di privati. Il Comune può insomma intervenire per dare supporto agli sfollati, ma della messa in sicurezza dovranno occuparsi i proprietari.
“Impossibile fare previsioni sul rientro delle persone nelle abitazioni evacuate – conferma Gambino – Stiamo parlando di un muro privato su un terreno privato, gli amministratori di condominio dovranno individuare i proprietari del parcheggio, capire le responsabilità e a quel punto partiranno i lavori, che saranno appaltati dai proprietari del terreno o dei condomini interessati. Noi interverremo in un secondo momento, una volta ricevuta la certificazione di messa in sicurezza revocheremo gli sgomberi”.
“Sono complessivamente 12 gli appartamenti interessati dal crollo del muraglione, per un totale di 20 persone sfollate tra cui tre minori e un soggetto fragile – ha poi aggiunto in serata l’assessore attraverso una nota stampa – Di queste 20 persone, 12 hanno trovato un’altra sistemazione in autonomia: le altre otto sono ospitate nelle strutture messe a disposizione dal Comune di Genova. Per quanto riguarda l’area colpita dallo smottamento, che trattandosi di proprietà privata è fruibile e transitabile solo dai residenti della zona, ne è stato interdetto l’accesso tramite transennamento per la protezione degli stessi. A nome del Comune di Genova ringrazio il personale della Polizia Locale, di Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e i tecnici comunali impegnati da oggi pomeriggio nella messa in sicurezza della zona compresa tra la strada privata, via Cabrini, e quella pubblica, via Acquarone, e nell’assistenza alle persone sfollate”