Addio

Corso Magenta, partito il taglio del pino monumentale: “Era inevitabile, ne pianteremo un altro” fotogallery

Aster: "Stanno cedendo le radici, rischia di crollare". Gli ambientalisti in presidio: "Sia sostituito con una specie simile, in gioco la qualità della vita"

Genova. Sono iniziate questa mattina in corso Magenta, nel quartiere di Castelletto, le operazioni di abbattimento del grande pino domestico monumentale che da decenni presidia i giardini Combattenti Alleati. Sul posto gli operai di Aster, la polizia locale ma anche un gruppo di manifestanti chiamati a raccolta da Italia Nostra, comitato Acquasola e circolo Nuova Ecologia.

“È difficile vederlo dall’esterno ma c’è un cedimento radicale, quindi l’albero si sta muovendo – spiega Giorgio Costa, responsabile del verde di Aster -. È un fenomeno estremamente subdolo e pericoloso perché non dà nessun segno sulla chioma ma può rovesciarsi. È un anno che facciamo verifiche per essere sicuri di non sbagliarci, alla fine con l’aiuto di un professionista esterno abbiamo concluso che l’unica soluzione è eliminarlo perché costituisce un pericolo e non si può far finta di niente“.

Anche il veterano degli ambientalisti genovesi Andrea Agostini prende atto della situazione: “Questa volta il taglio è inevitabile, non perché lo dice Aster, ma perché lo dicono i nostri tecnici. Abbiamo chiesto loro se era possibile evitarlo con un diverso intervento e ci hanno detto di no. È chiaro che non verrebbero in tribunale a difendermi perché sono d’accordo con Aster”.

“Siamo molto dispiaciuti, è un albero davvero significativo – commenta Vincenzo Lagomarsino, presidente di Italia Nostra Genova -.Probabilmente è stato lesionato nelle radici dagli scavi dei sottoservizi, non è stato adeguatamente mantenuto in tempo, adesso ha una grave inclinazione e per ragioni di sicurezza viene abbattuto”.

Perché dunque si manifesta? “Quello che chiediamo è che sia impiantato un nuovo albero dello stesso tipo perché fa parte del nostro paesaggio e non vogliamo che venga impoverito. Ombra, ricambio dell’aria e paesaggio sono gli aspetti che ci interessano”, precisa Lagomarsino. “Siamo qua per chiedere che venga reimpiantato un altro pino, ricostruendo la varietà arborea della zona – gli fa eco Agostini -. Questo è un quartiere con scuole e asili in cui i bambini possono correre e giocare in zone ombrose, la qualità della vita è fondamentale”.

Sicuramente rimetteremo un pino – garantisce Costa di Aster – verrà impiantato questo inverno, sarà una pianta idonea alla bellezza del posto“. Ma quanto tempo ci vorrà per rivederlo in questo splendore? “Sono piante di 70-80 anni, abbastanza uniche, ci vuole il tempo degli alberi. Ma bisogna accettare che, se iniziamo a reimpiantarli, in futuro avremo alberi giovani”.

La notizia arriva in un periodo in cui molto si dibatte di abbattimento di pini, in riferimento in particolare al taglio di quelli storici di corso Andrea Podestà, abbattuti per sistemare la strada, il marciapiede ed evitare nuove infiltrazioni per gli immobili sottostanti. I cittadini hanno presentato un ricorso al Tar, che ha deciso di congelare le operazioni.

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