Genova. Il maestoso pino che per decenni ha fatto da “vedetta” all’ascensore liberty di Castelletto, diventandone anche il simbolo, non c’è più: nella giornata in cui la Liguria faceva i conti con raffiche di vento e una mareggiata “storica”, che ha causato danni pesantissimi lungo tutta la costa, i rami dell’albero sono stati tagliati dagli operai di Aster, che ne hanno lasciato i resti in Spianata posizionando le transenne in attesa della rimozione.
Alla base del taglio c’è, come quasi sempre accade con questi alberi, il rischio cedimento. Nel corso degli anni i rami del pino si sono allungati e “ritorti”, e i cambiamenti climatici – caldo estremo e siccità seguiti da giorni di piogge torrenziali – hanno finito per indebolirli. Tenendo conto della posizione dell’albero, l’affollata Spianata Castelletto, Aster è intervenuta in via preventiva tagliandoli. Una decisione che ha però scatenato accesissime proteste non solo da parte dei residenti del quartiere, ma anche dei moltissimi genovesi che frequentano Spianata e che con quel pino sono cresciuti, abituati a vederlo presidiare l’ascensore e considerandolo elemento fondamentale di un panorama unico.
Le reazioni non sono dunque tardate ad arrivare, sia sui social, dove le foto del pino mutilato sono state condivise e commentate decine di volte, sia direttamente in Spianata: qualcuno, nella notte, ha affisso alle transenne un cartello di protesta, e il Circolo Nuova Ecologia ha già annunciato che lunedì mattina ci sarà una manifestazione di protesta in Spianata.