Progetto

Ecco come sarà il nuovo Gaslini: a giugno via ai lavori, “monoblocco” pronto nel 2026

Il progetto della Cbm sarà la base di partenza per la gara pubblica. Il direttore Botti: "Nessuna esternalizzazione ai privati, la gestione rimarrà pubblica"

nuovo gaslini

Genova. Inizieranno a giugno 2023 i lavori per la costruzione del nuovo monoblocco centrale che rivoluzionerà l’ospedale Gaslini di Genova. La durata prevista del cantiere è di tre anni, col nuovo “padiglione zero” pronto nell’estate del 2026, come impongono le scadenze del Pnrr.

Sono le tempistiche fornite oggi durante la presentazione del progetto del raggruppamento di imprese guidato dalla Cmb (Cooperativa Muratori e Braccianti) di Carpi, scelto ieri dal consiglio di amministrazione dell’istituto pediatrico come base di partenza per la gara pubblica europea, in programma a febbraio, con cui altri operatori potranno apportare migliorie – fermo restando il diritto di prelazione – e aggiudicarsi eventualmente l’appalto. Un iter iniziato a marzo col primo avviso di consultazione del mercato che ha raccolto 32 richieste di partecipazioni, poi ridotti a tre proposte (le altre due erano di Pizzarotti e Percassi) vagliate da un gruppo che ha coinvolto oltre 60 professionisti del Gaslini.

La formula è quella del partenariato pubblico-privato: l’impresa garantirà la maggior parte dell’investimento necessario (129,2 milioni su un totale di 164,4 milioni di oneri complessivi) e in cambio incasserà dal Gaslini un canone annuo totale di 28,2 milioni (compresi manutenzione e servizi energetici) per 22 anni a partire dalla data di consegna. “Non stiamo esternalizzando nulla, sono 30 anni che gestisco questa discussione e non ne posso più – mette subito in chiaro il direttore generale del Gaslini, Renato Botti -. Stiamo facendo una riqualificazione dell’ospedale utilizzando competenze e capitali privati, ma con una piena gestione e un controllo pubblico“. I restanti 35,2 milioni di euro (il 21,4% del piano economico finanziario) arrivano da fonti pubbliche: 10 milioni dal Pnrr, altri 10 milioni dalla Fondazione Gaslini, 6,5 milioni dallo Stato e la cifra rimanente da alienazioni del patrimonio immobiliare.

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Nel nuovo “padiglione zero“, un edificio di sette piani che sarà costruito demolendo gli attuali padiglioni 7 e 8 e verrà unito agli attuali padiglioni centrali saranno accentrate tutte le funzioni ad alta intensità di cura e le attività di emergenza-urgenza, compresi il pronto soccorso e l’eliporto. La logica è quella di superare la frammentazione provocata dalla struttura a padiglioni. Il numero di posti letto rimarrà sostanzialmente invariato, con un leggera variazione positiva (da 390 a 396) determinata soprattutto dall’aumento di quelli ordinari (da 331 a 346) e da quelli in day surgery (da 9 a 14) mentre si ridurranno i posti in day hospital (da 50 a 36). Aumenterà la superficie complessiva (da 88.145 a 123.055 metri quadrati, con un aumento del 26,8% per le aree ad alta criticità). Ci saranno inoltre aree comfort aggiuntive (giardini curativi, sale dedicate al ristoro e al relax dei genitori, spazi giochi per bambini – pazienti e non, zone relax, sale riabilitative) per pazienti lungodegenti e parenti.

La scadenza del 30 giugno 2026 per il nuovo monoblocco sarà tassativa: il mancato rispetto da parte dei costruttori, oltre alla ritardata riscossione del canone, comporterà l’applicazione di penali. In realtà i lavori nel loro complesso dureranno in tutto 6 anni e 4 mesi poiché nelle fasi successive è prevista la ristrutturazione dei padiglioni 6, 17, 18, 16 e 15. Gli edifici sul lato mare (padiglioni 1, 2, 3 e 13) saranno riconvertiti per usi non sanitari come residenze e servizi per le famiglie dei pazienti, spazi per la formazione, un nuovo campus universitario e un asilo nido per i figli dei dipendenti.

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“Il Cda del Gaslini ha scelto la proposta più rispondente alle necessità di sviluppo sostenibile dell’istituto, ha scelto di dare inizio al percorso di ammodernamento dell’ospedale, che gli consenta di continuare a migliorare la sua opera a servizio dei bambini di tutto il mondo – spiega il presidente Edoardo Garrone -. Siamo di fronte ad una grande sfida: rendere il Gaslini un ospedale pediatrico per il futuro, ma allo stesso tempo conservarne intatta l’eredità morale, sanitaria scientifica e anche storico paesaggistica, in modo da garantire lo sviluppo dell’istituto, che ha un enorme bisogno di spazi più funzionali e integrati, senza trasferirlo in altra sede: questa progetto consentirà di garantire un futuro prestigioso al nostro Ircss, senza privarlo del suo parco collegato alla spiaggia sul mare di Genova, che il senatore Gaslini scelse quale migliore luogo di cura per tutti i bambini”.

“Il policlinico che sta nascendo da questa complessa trasformazione è una città della salute, in grado di migliorare ulteriormente l’efficacia e la sicurezza delle cure per i nostri piccoli pazienti e l’esperienza lavorativa e formativa per tutta la comunità di operatori, studenti, famiglie, associazioni che vivono ogni giorno l’ospedale – aggiunge il direttore Renato Botti – . Il nuovo Gaslini risponde alle esigenze di un moderno polo integrato ad alta intensità tecnologica, basato su un modello organizzativo per piattaforme assistenziali ed aree di lavoro e studio dipartimentali omogenee, organizzate secondo il principio di intensità di cura e complessità tecnologica. Un lavoro che interpreta e raccoglie le indicazioni dei sanitari che vi lavorano e delle famiglie che lo frequentano. Sarà raggiunta maggiore efficienza di gestione delle attività sanitarie, grazie a un unico polo integrato che ovvia all’attuale frammentazione dei servizi sanitari in più edifici. L’organizzazione funzionale si fonda sulla separazione dei percorsi, con il duplice obiettivo di migliorare l’efficienza nell’impiego del personale sanitario e nell’erogazione delle prestazioni al paziente. La nuova configurazione consentirà di adottare un’organizzazione interna resiliente, facilmente adattabile alle diverse esigenze di gestione e a una logica di erogazione dei servizi sanitari dinamica, in linea con l’evoluzione dell’assistenza sanitaria”

“Prima di tutto voglio fare i complimenti a tutto il management dell’Istituto Gaslini di Genova per la rapidità con cui si è arrivati qui oggi, dalla pubblicazione dell’avviso alla valutazione di tutte le proposte, fatta da un team molto ampio di chi dovrà effettivamente lavorare all’interno del nuovo ospedale, fino alla scelta de progetto che sarà messo a gara. L’ospedale pediatrico genovese, punto di riferimento per la cura dei pazienti più piccoli a livello nazionale e internazionale, si è dimostrato anche in questo una eccellenza assoluta – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. L’ammodernamento della struttura ospedaliera del Gaslini, con la realizzazione di un nuovo padiglione e la rigenerazione di altri spazi rappresenta un ulteriore passo in avanti per questa realtà, capace di saper cogliere le sfide quotidiane e di restare sempre all’avanguardia, non solo grazie alla qualità e alla professionalità dei medici, degli operatori sanitari e dei ricercatori che vi operano, ma anche dal punto di vista strutturale. Regione Liguria ha sempre sostenuto il Gaslini e lo farà anche per questo importante progetto, che porterà ancora di più Genova e la Liguria al centro della medicina pediatrica”.

“Il nuovo grande monoblocco e la ri-funzionalizzazione degli altri padiglioni dell’istituto Gaslini sono una notizia particolarmente importante per trasformare questa fondamentale realtà sanitaria nazionale ed internazionale anche dal punto di vista strutturale – sottolinea l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – e traguardarla verso nuovi e strategici obiettivi. Il nuovo Gaslini di Quarto rappresenterà senza dubbio una vera città della salute pediatrica coinvolgendo non soltanto il personale sanitario, ma tutte le famiglie dei piccoli pazienti e le associazioni di volontariato. Le stanze singole per le degenze intensive e le nuove aree comfort aggiuntive si muovono chiaramente in questa direzione. Quando ci si prende carico di un bambino di fatto ci si prende cura di un’intera famiglia, un ruolo questo che il Gaslini con il nuovo progetto interpreterà ancora di più”.

“Grazie a questa trasformazione il Gaslini sarà in grado di migliorare l’efficacia e la sicurezza delle cure per i piccoli pazienti. L’ammodernamento porterà alla nascita di un nuovo padiglione più funzionale, tecnologicamente evoluto e sostenibile, che permetterà una rimodulazione di tutta l’offerta sanitaria, per continuare a garantire anche ai bambini di domani un servizio di altissima qualità. Per tutta la città è un grande onore avere un centro di eccellenza così all’avanguardia che tutta Europa ci invidia. Sono sicuro che questa grande sfida sarà affrontata da tutto il personale dell’ospedale con orgoglio e coraggio, elementi che hanno sempre contraddistinto il Gaslini. Buon lavoro a tutti”, conclude il sindaco Marco Bucci.

Come sarà il Nuovo Gaslini

La riorganizzazione si baserà sulla costruzione del nuovo padiglione zero, cuore delle funzioni ad alta intensità di cura: un’architettura flessibile e accogliente, un edificio sicuro concepito con i più alti standard costruttivi. Un ospedale sostenibile, progettato seguendo i principali protocolli di sostenibilità ambientale, e fortemente improntato al futuro. Un monoblocco che si integrerà con il padiglione centrale (17-18) dove ora ci sono molti reparti e le sale operatorie.

Successivamente agli interventi relativi alle funzioni strettamente sanitarie, sarà possibile procedere con il potenziamento dei servizi complementari, di cui al momento è già stata elaborata la sola proposta progettuale, in termini di: ricerca e formazione (Campus universitario con aula magna/sala conferenze), accoglienza (spazi di foresteria per famiglie in trasferta, ricercatori); asilo e nido aziendale, piccole superfici di vendita per le famiglie e per gli operatori, spazi per le associazioni di volontariato, sportello del cittadino.

Le fasi realizzative

Il progetto è sviluppato in quattro fasi di intervento, organizzate per garantire la piena funzionalità delle aree sanitarie, senza interruzioni dei servizi erogati e senza trasferimenti temporanei:
– la prima fase vede la costruzione del nuovo Padiglione ZERO: l’intervento durerà 38 mesi e permetterà di accentrare tutte le funzioni di emergenza-urgenza, a elevata intensità assistenziale e le attività chirurgiche per il bambino e per la mamma, garantendo massima efficienza operativa e un’elevata qualità assistenziale. La sola realizzazione del Padiglione Zero incrementerà del 26% la superficie destinata alle aree critiche ad alta intensità consentendo di sviluppare già l quarto anno l’attività sanitaria, fino al 43% in più.
– la seconda fase, che durerà 17 mesi, prevede la ristrutturazione dei Padiglioni 6, 17 e 18 migliorando l’accoglienza e l’efficienza organizzativa dell’Area Medica, Emato-oncologica, delle Neuroscienze, dell’Hospice e della degenza infermieristica.
Dopo le prime due fasi, circa l’80% dell’intervento risulterà concluso: il Nuovo Gaslini potrà svolgere la sua attività nella nuova configurazione ottimizzata dal punto di vista funzionale, sanitario e gestionale.
– successivamente e progressivamente la terza e la quarta fase, della durata complessiva di 21 mesi, in cui è prevista la ristrutturazione dei Padiglioni 16 e 15, in cui saranno collocati tutti i laboratori e le aree dipartimentali.

I vantaggi per il bambino e la sua famiglia

La nuova costruzione e la riorganizzazione globale conseguente consentiranno:
– accessi e percorsi distinti e dedicati per: l’emergenza, gli utenti (con percorso riservato per gli infettivi), il personale sanitario, la logistica;
– contiguità delle funzioni sanitarie secondo lo schema dei legami funzionali;
– nessuna area destinata ai pazienti in spazi interrati.

L’introduzione delle “Single Family Room” per la giusta cura del neonato, con la mamma e il papà

All’assistenza ostetrico-ginecologica sarà dedicata un’area di degenza per puerperio con rooming-in totalmente nuova nel padiglione zero. Le stanze saranno ad uno o massimo due posti letto, con bagno annesso. Il gruppo parto sarà attrezzato con 6 sale travaglio, 6 sale parto, 2 sale operatorie e 4 isole neonatali in area dedicata.

Il Padiglione Zero

Il nuovo edificio, costituito da 7 piani per una superficie di 30.000 metri quadrati, ospiterà una volta concluso:
– l’area dell’emergenza-urgenza, correlata funzionalmente all’area ospedaliera dei servizi di diagnosi;
– il blocco operatorio (12 sale, di cui 3 ibride) e il blocco parto (8 sale travaglio – parto, di cui una attrezzata per il parto in acqua);
– le aree per le cure intensive: terapia intensiva e subintensiva pediatrica e neonatale (72 posti letto);
– l’area ospedaliera delle degenze ordinarie (chirurgiche pediatriche e materno-infantili) per circa 130 posti letto.

L’edificio è completato da due piani interrati, dedicati ai servizi, logistica e parcheggi (sono previsti 77 posti auto in più), e dal piano di copertura dove è prevista l’elisuperficie, per il decollo e atterraggio di elicotteri. Il gruppo operatorio sarà altamente tecnologico, unico e dotato di 10 sale operatorie (più 2 per il parto) di cui una dedicata all’urgenza e 9 per l’attività “programmata”.

I locali dedicati ai laboratori prevedono un’area funzionale dedicata all’assistenza – con il servizio trasfusionale, l’anatomia patologica, il laboratorio analisi centrale – e un’area funzionale dedicata alla ricerca, tra loro contigue ed estese fino a circa 6.000 metri quadrati. All’area imaging sarà dedicata un’area completamente rinnovata.

 

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