Progetto

Nuovo Gaslini, aggiudicata la gara: “Entro fine agosto al via il cantiere, poi le prime demolizioni”

Sarà costruito un nuovo "padiglione zero" fuso con gli attuali edifici centrali. Nelle strutture dismesse nasceranno un asilo aziendale e spazi per lo sport

nuovo gaslini

Genova. Sono stati assegnati i lavori per la costruzione del “nuovo Gaslini“. Questa mattina il consiglio di amministrazione dell’istituto, presieduto dal presidente Edoardo Garrone, ha deliberato l’aggiudicazione in favore del raggruppamento di imprese Cmb-Mieci-Arcoservizi. Il cantiere – annuncia Garrone – aprirà “entro la fine di agosto con le opere propedeutiche alle demolizioni“, un percorso che si concluderà “con la consegna del padiglione zero che dovrà essere terminato entro giugno 2026“.

I lavori prevedono la realizzazione ex novo di un padiglione ospedaliero, la manutenzione straordinaria e rifunzionalizzazione di altri padiglioni deputati ad attività sanitaria e a servizi complementari nel sedime dell’ospedale genovese e la gestione dei servizi di hard facility management, compresa la fornitura dei vettori energetici. La procedura è avvenuta  con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che è stata individuata sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo.

“Oggi è un giorno importante: a soli due anni dalla presentazione del piano strategica quinquennale (maggio 2021) siamo arrivati all’aggiudicazione del bando di gara al Rti che realizzerà il nuovo padiglione zero, la ristrutturazione e l’ammodernamento del nostro policlinico scientifico pediatrico – spiega il presidente dell’Ircss Edoardo Garrone -. In pochissimo tempo la nostra eccellente squadra di professionisti, sotto la guida del direttore generale, è riuscita a percorrere tutti i passaggi progettuali, organizzativi e di partecipazione che hanno visto il coinvolgimento dell’intera comunità del Gaslini, degli enti e delle istituzioni coinvolte”.

“Oggi il Gaslini può guardare al futuro con fiducia, sapendo che è stata tracciata la strada per continuare ad essere uno dei maggiori centri pediatrici di riferimento a livello internazionale. È importante sottolineare come la procedura prescelta, partenariato pubblico privato, dovrebbe consentire di rispettare i tempi previsti per il termine dei lavori: infatti solo alla consegna degli immobili l’operatore privato inizierà ad incassare il suo corrispettivo. Ringraziamo per l’attenzione e il supporto, nel pieno rispetto dei ruoli, tutte le istituzioni coinvolte, che ci hanno sempre sostenuto, con un apprezzamento particolare per Regione Liguria, Comune di Genova, Soprintendenza, Università di Genova e Asl3 Genovese” conclude il presidente Garrone.

“Con il traguardo di oggi – commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – il progetto del Nuovo Gaslini prende definitivamente e concretamente forma, e comincia il suo cammino verso l’innovazione, riuscendo a conservare la tradizione. L’avvio del cantiere nelle prossime settimane rappresenta un’ottima prospettiva: il Gaslini, da 85 anni punto di riferimento assoluto per la cura, la ricerca e la medicina pediatrica a livello internazionale, continua a crescere e guarda al futuro con un progetto ambizioso che prevede, tra le altre cose, la costruzione di nuovo padiglione al centro dell’ospedale, senza interrompere nessuna attività durante i lavori. In questo modo si potranno offrire nuovi servizi alle famiglie, permettere una presa in carico ancor più a misura dei piccoli pazienti, in grado di dare risposte sempre più adeguate. Il mio ringraziamento va ai vertici dell’Istituto e a tutta la squadra di professionisti del Gaslini che è arrivata a questo risultato in soli due anni coinvolgendo tutto l’ospedale nelle scelte progettuali più importanti per la migliore efficienza dei servizi. Il Gaslini è un fiore all’occhiello, motivo di vanto e orgoglio per la nostra regione: oggi lo è ancora di più”.

“Il nostro compito è garantire prestazioni sanitarie al migliore livello possibile a tutti i bambini che ne abbiamo necessità -spiega il direttore generale dell’ospedale Gaslini, Renato Botti -. In un affascinante contesto strutturale degli anni ’30, che vuole conservare la sua storia fatta di donne e uomini pionieri in tanti ambiti della pediatria, continuando a fornire l’eccellenza delle cure, è stato necessario ideare un contesto strutturale e organizzativo che prevedesse spazi più funzionali alla medicina moderna, salvaguardando modelli di servizio costruiti a misura del bambino e della sua famiglia, con nuovi percorsi per lo sviluppo della ricerca e della formazione. Tra le innovazioni più rilevanti troviamo la riduzione del rischio clinico, che si otterrà puntando alla massima efficienza ed efficacia nella gestione delle attività sanitarie, anche attraverso l’accentramento delle attività ospedaliere nel “Padiglione Zero” e negli edifici circostanti, tutti organizzati per intensità delle cure e prevedendo una netta separazione dei percorsi tra pazienti e operatori. Fondamentale anche il contributo alla riorganizzazione interna, mediante l’elevata flessibilità e adattabilità delle strutture alle diverse esigenze gestionali in linea con l’evoluzione dell’assistenza sanitaria”.

 “Il progetto del Padiglione Zero, è stato sviluppato sin dalle prime fasi di programmazione, con l’utilizzo di metodologie di modellazione digitale per le infrastrutture (Bim), ed è stato orientato al green building: un edificio biofilo che mette a sistema soluzioni passive (forma del fabbricato, prestazioni termiche dell’involucro edilizio, schermature solari ecc.), per minimizzare il fabbisogno energetico e permetterne la copertura prevalentemente con fonti rinnovabili e a elevata efficienza” commenta Ezio Nicolas Bruno Urbinaresponsabile dei servizi tecnici dell’ospedale Gaslini e Rup del progetto del “Nuovo Gaslini”.

“La progettazione ha previsto un’accessibilità e fruibilità completamente nuova, partendo dalla ridefinizione dei percorsi e da un layout che tiene in considerazione l’unicità di ogni utente. Vogliamo aumentare anche l’attrattività e la capacità competitiva, grazie all’integrazione e al potenziamento dei servizi di supporto e accoglienza, per migliorare l’esperienza delle famiglie e degli operatori, aprendo l’offerta dell’Istituto a un più ampio bacino di utenti. Stiamo lavorando con diverse istituzioni in primis con Comune, Regione Arte e Cassa Depositi e Prestiti per affrontare il complesso tema dei parcheggi e della viabilità con l’obiettivo di ridurre al minimo i disagi per i pazienti, gli operatori e i residenti” conclude l’ingegnere Bruno Urbina.

La realizzazione  di un nuovo padiglione (Padiglione Zero) e la ristrutturazione dei padiglioni esistenti hanno un valore finanziario complessivo di circa 180,7 milioni di euro di cui 50,3 milioni, pari al 27,8% dell’onere complessivo, fino ad oggi sono stati reperiti attraverso finanziamenti di parte pubblica senza obbligo di restituzione. Ne fanno parte i 20 milioni di euro già deliberati dalla Fondazione Gerolamo Gaslini, a cui si sommano 8,4 milioni di Pnrr-Pnc, 6,5 milioni ex legge 67/88, 1,8 milioni assegnati da Regione Liguria successivamente alla pubblicazione dell’avviso pubblico ed il resto proviene da alienazioni del patrimonio immobiliare dell’istituto e altri finanziamenti statali.

La rimanente quota di oneri, pari a 130,4 milioni di euro è coperta da finanziamento privato, la cui remunerazione avverrà con canone concessorio che impegnerà l’Istituto per 19 anni. La durata della Concessione sarà di 22 anni ed il valore stimato della Concessione al netto dell’Iva per il periodo previsto sarà di 541,94 mln euro.

Nel nuovo “padiglione zero“, un edificio di sette piani che sarà costruito demolendo gli attuali padiglioni 7 e 8 e verrà unito agli attuali padiglioni centrali saranno accentrate tutte le funzioni ad alta intensità di cura e le attività di emergenza-urgenza, compresi il pronto soccorso e l’eliporto. La logica è quella di superare la frammentazione provocata dalla struttura a padiglioni. Il numero di posti letto rimarrà sostanzialmente invariato, con un leggera variazione positiva (da 390 a 396) determinata soprattutto dall’aumento di quelli ordinari (da 331 a 346) e da quelli in day surgery (da 9 a 14) mentre si ridurranno i posti in day hospital (da 50 a 36). Aumenterà la superficie complessiva (da 88.145 a 123.055 metri quadrati, con un aumento del 26,8% per le aree ad alta criticità). Ci saranno inoltre aree comfort aggiuntive (giardini curativi, sale dedicate al ristoro e al relax dei genitori, spazi giochi per bambini – pazienti e non, zone relax, sale riabilitative) per pazienti lungodegenti e parenti.

Un ospedale che avrà così la possibilità, nella seconda fase dell’intervento, di aprirsi agli studenti con un Campus Universitario, e al quartiere con un asilo aziendale e spazi per lo sport, attraverso la riqualificazione di spazi interni alla cittadella ospedaliera e la successiva realizzazione di una foresteria per le famiglie e gli studenti.

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