Disagi in arrivo

Gaslini, maxi cantiere in arrivo per il nuovo padiglione: scatta il rebus parcheggi e viabilità

I lavori dovrebbero iniziare nei prossimi giorni per durare almeno tre anni e mezzo: a rischio decine di parcheggi nei pressi dell'ospedale

nuovo gaslini

Genova. Sono in partenza in questi giorni i primi lavori propedeutici allo smantellamento dei vecchi padiglioni 7 e 8 dell’ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Quarto, che faranno spazio al nuovo grande monoblocco che di fatto ‘svecchierà’ la struttura per potenziare l’offerta sanitaria di uno dei nosocomi più importanti del paese e non solo.

Il maxi cantiere prevede lo smantellamento e la demolizione dei vecchi padiglioni e la costruzione della nuova struttura, con una tempistica prevista di 3 anni e sei mesi. Un tempo molto lungo e che avrà ricadute importanti – ancorché provvisorie – sia sui lavoratori che sui quartieri di Quarto, dove si trova il complesso ospedaliero, e di Sturla, prossimo alla struttura.

Quello che in queste ore sta facendo salire la ‘temperatura’ del dibattito politico è la questione parcheggi, che, vista la già complicata viabilità ordinaria, è diventato un vero e proprio rebus. Secondo le prime informazioni, infatti, il cantiere dovrà per forza di cose occupare spazi in buona parte di via Redipuglia, con la perdita di decine di posti per le auto, già cosa rara per la zona.

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“Il cantiere è necessario ma tre anni sono lunghi e sicuramente ci saranno dei disagi – spiega il presidente di Municipio Federico Bogliolo – ed i parcheggi sono il primo punto. In queste settimane, insieme all’amministrazione comunale, abbiamo fatto richiesta a Cassa Depositi e Prestiti, che ne ha la proprietà, di poter accedere e trovare spazi all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico, cosa già avvenuta in passato in altre occasioni. Stiamo aspettando una risposta, mentre nel frattempo stiamo valutando anche la possibilità di una nuova regolamentazione nel tratto tra via Redipuglia e largo Cattanei“.

Per quanto riguarda la viabilità, invece, al momento non ci sono dettagli. E su questo l’opposizione in consiglio municipale va all’attacco: “A giugno abbiamo presentato un’interrogazione ad assessore e giunta, votata all’unanimità da tutti i consiglieri municipali, per chiedere chiarezza – commenta la consigliera Serena Finocchio – e soprattutto rispetto per i cittadini che hanno il diritto di sapere con il giusto anticipo quello che gli succederà nel quartiere dove vivono, lavorano e studiano. E’ un cantiere importante e necessario, non è in discussione, ma cambierà la vita di questa parte di città per oltre tre anni”.

All’interrogazione, però, al momento da Tursi le risposte arrivano sibilline, con un riscontro datato 29 agosto, dove l’assessore Mascia rimanda ad un prossimo incontro tra amministrazione comunale, municipale e i rappresentati del Gaslini. “Una risposta insufficiente e tardiva – affonda Finocchio – qualcosa di imbarazzante, una sorta di supercazzola costruita apposta per affondare e nascondere le vere e profonde necessita di chi vive il quartiere sia da abitante sia da lavoratore. Questo è il modus operandi della Giunta Bucci se fai parte della cerchia bene, altrimenti devi stare fuori e zitto”.

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Sull’altro piatto della bilancia la questione lavoro, con l’attacco di Usb Sanità: “A settembre partiranno e come spesso accade i lavoratori sono tenuti all’oscuro su come, dal punto di vista lavorativo, verrà organizzata e gestita tale operazione – si legge in una nota stampa – Per esempio i trasferimenti deglispogliatoi maschili e femminili situati in tale padiglione dove verranno ricollocati? Come verrà gestita la viabilità in entrata ed uscita dall’Istituto per lavoratori, utenza, cantiere e residenti in zona? Per migliorare la viabilità in tale periodo, si discuteva di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, ma non si sa in che modo verrà gestito il tutto e in base a quali criteri. Ci sono accordi con Amt a riguardo per usufruire di sconti “importanti” sugli abbonamenti Amt per chi è disponibile ad utilizzare i mezzi pubblici? Si può discutere di avere l’abbonamento Amt rateizzato su cedolino? Se ne farà carico l’azienda con fondi dedicati? Saranno attivate navette in orari strategici per venire incontro alle esigenze dei lavoratori? Non è dato sapere, e nessun confronto è stato calendarizzato con le organizzazioni sindacali”.

“In realtà il confronto c’è stato – precisa Luca Infantino, segretario generale Cgil Funzione Pubblica di Genova – e come organizzazione sindacale siamo in interlocuzione con la direzione dell’ospedale per un cantiere fondamentale per l’offerta sanitaria. La cosa che ci preoccupa è il durante: si stanno profilando trasferimenti del personale internamente al perimetro del complesso, ma non solo visto che l’area della formazione, oggi al padiglione 7, sarà trasferita nei locali dell’ex ospedale psichiatrico. E poi c’è la questione viabilità che impatta tutti, lavoratori e residenti. Siamo in working-progress. Al momento però non c’è ancora la data in cui saranno operati questi cambiamenti. Starà a noi operare accordi per tutelare i lavoratori in questo lungo periodo di cantieri”.

In agguato, inoltre, potrebbe esserci una criticità legata alla presenza di amianto all’interno dei padiglioni che saranno poi abbattuti. “Al momento non ci sono segnalazioni sul tema – sottolinea Infantino – ma sono questioni che spesso spuntano in corso d’opera, come successo tante volte in passato, visto i parametri del passato sull’utilizzo massiccio di questo materiale”.

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