Genova. In concomitanza con i lavori sull’A26 previsti da Autostrade per l’Italia, Anas ha predisposto il blocco al transito dei mezzi pesanti per la provinciale del Turchino in entrambi i sensi di marcia.
Il dispositivo, valido dal 20 aprile, risponde alle necessità di garantire la viabilità ordinaria a tutti i cittadini e automobilisti, che impossibilitati ad utilizzare all’occorrenza l’autostrada, saranno costretti a prendere la statale 456: come è noto, infatti, le caratteristiche del tracciato non sono compatibili con mezzi di grandi dimensioni, e il rischio di blocco e congestione sarebbe al livello “certezza”. Come la storia degli ultimi mesi insegna.
Il divieto vale per tutti i mezzi con massa superiore alle 7,5 tonnellate. Durante le chiusure del tratto, quindi, il traffico merci direzione nord, in entrata e uscita dal Porto di Genova, non potrà contare su quella direttrice: le uniche possibilità saranno l’A7, con conseguente passaggio urbano tra Sestri Ponente e Genova Ovest, e l’A6, con un allungamento dei percorsi considerevoli.
Ma il rebus più impattante potrebbe riguardare la viabilità in occasione del termine della quarantena, quando migliaia di cittadini e residenti della Valle Stura si troveranno ad andare a lavorare facendo i conti con un servizio pubblico ai minimi termini e un’autostrada ancora alle prese con le impattanti chiusure delle gallerie (che al momento sono sei), i cambi di carreggiata e i restringimenti.