Genova. Sono stabili e sono 19 i casi di contagio da Coronavirus registrati in Liguria. Lo ha dichiarato la Regione nel punto stampa di questa sera nella sala della Trasparenza. Sono in atto due tamponi, di cui si attendono i risultati, di cui uno su un bambino, parente di un caso di contagio.
“Sostanzialmente i contagi provengono da cluster di Alassio o da contatti del caso spezzino e non ci sono ulteriori focolai – dice il governatore ligure Toti – nelle prossime ore ragioneremo in cabina di regia con il governo su quali provvedimenti dell’ordinanza potranno essere estesi alla prossima settimana oppure eliminati”. “La decisione su scuole, teatri ed eventi sarà presa nella giornata di domenica per avere più elementi scientifici possibili“, continua Toti.
La situazione più critica resta quella dei due alberghi di Alassio dove si trovano isolate oltre 140 persone. La Regione Liguria ha già iniziato a fare i tamponi sugli ospiti, 32, che provengono dal gruppo di Asti ma al momento Regione Piemonte non ha ancora dato disponibilità per una struttura dove trasferirli. “Ci auguriamo che lo faccia rapidamente”, dice il presidente della Regione.
Ancora in hotel anche il gruppo di Castiglione d’Adda, il più numeroso, circa 90 persone. Trattandosi di zona rossa non posso essere inviate a casa e quindi, anche nei prossimi giorni, resteranno in Liguria.
Al momento in Liguria ci sono 580 persone in sorveglianza attiva (non contagiate, ma considerate a rischio per contatti e luoghi di provenienza): 26 nella Asl 1 Imperiese, 242 nella Asl 2 savonese, 51 nella Asl 3 genovese, 44 nella Asl 4 e 217 nella Asl 5 spezzina. “Abbiamo reso il nostro sistema sanitario più sensibile sulla definizione di caso – dice Filippo Ansaldi di Alisa – questo significa che sul territorio ci concentriamo anche su persone che sono affette da polmonite al di fuori del link epidemiologico”. Proprio il secondo tampone di cui si attende l’esito è relativo a una paziente del Villa Scassi, con polmonite, che non è entrata in contatto con aree a rischio o contagiati, ma su cui non si capisce chiaramente l’origine della sua malattia.
Per evitare eventuali falle nel sistema di gestione Regione Liguria ha inoltre dato comunicazione alle prefetture perché condividano con le asl eventuali informazioni rispetto ad alcune persone che si sono autodenunciate e sono in isolamento domiciliare volontario ma che per qualche ragione non risultano al sistema sanitario.