Genova. Si dilatano a dismisura i tempi per prolungare la metropolitana da Brignole a San Fruttuoso. Settecento metri di linea in piano e senza gallerie, da Borgo Incrociati a piazza Martinez, che non saranno realtà prima del 2022 alla luce degli ultimi aggiornamenti del cronoprogramma.
Le cattive notizie sono arrivate a fine anno durante l’incontro tra l’assessore alla mobilità Matteo Campora, i dirigenti del Comune di Genova e i membri del comitato Metro San Fruttuoso. Il progetto definitivo, affidato a Rina Consulting e Metropolitane Milanesi, arriverà a marzo salvo ulteriori intoppi. Poi si dovrà aprire la conferenza dei servizi in cui tutti gli enti interessati esporranno osservazioni e criticità. Quindi il bando integrato per progetto esecutivo e avvio del cantiere. Impossibile o quasi prevedere l’inizio dei lavori entro il 2020. La durata prevista è di 560 giorni, circa un anno e mezzo.
Morale della favola: Genova si candida a entrare nella storia per aver impiegato dieci anni (nella migliore delle ipotesi) a costruire 700 metri di metropolitana allo scoperto. Tanto tempo sarà passato dall’ultima inaugurazione, quella di Brignole nel 2012. Ma qual è il motivo di tanto ritardo, visto che i 148 milioni finanziati dal ministero dei Trasporti sono in cassa dal 2018? I tecnici hanno difficoltà a capire dove passeranno i binari sull’area di Terralba, non ancora acquisita dal Comune, e come progettare il sistema di segnalamento. E mentre l’amministrazione di Tursi confida ancora di accelerare sui tempi, i dirigenti della mobilità Pier Paolo Pellegrino e Francesco Foglino sono apparsi molto più realisti durante il tavolo col comitato.
“Le ultime novità sono disarmanti e testimoniano che non c’è alcuna attenzione sul tema – attacca il comitato -. Nei prossimi mesi informeremo cittadini e commercianti e valuteremo nuove azioni che abbiano risonanza pubblica”. Nel maggio scorso il Comune ha firmato un doppio protocollo d’intesa con Rfi, uno per il prolungamento verso Canepari e l’altro in direzione San Fruttuoso, comprensivo di un accordo per costruire anche nuovi edifici residenziali e commerciali al posto dei binari dismessi. Mentre sul lato Certosa l’iter procede, seppur lentamente, a Terralba pesa il pasticcio delle officine ferroviarie che, a quanto sembra, non possono convivere con la metropolitana. I sindacati si oppongono alla chiusura e al tempo stesso non emergono soluzioni alternative.
Il vicesindaco Stefano Balleari, prima di perdere la delega alla mobilità, aveva promesso il bando definitivo entro il 2019 e l’inizio dei lavori nei primi mesi di quest’anno. In consiglio comunale aveva dichiarato che il progetto definitivo sarebbe stato pronto entro 65 giorni dall’affidamento, avvenuto in primavera. L’attuale assessore Matteo Campora, dopo le notizie su un presunto slittamento dei lavori al 2024 legato ai tempi dello scolmatore, s’era affrettato a smentire assicurando che la metro in piazza Martinez sarebbe arrivata ben prima. Ad oggi una data certa non esiste ancora.
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