Genova. “Ci auguriamo che la Curia trovi un sito alternativo nel municipio ponente. E’ chiaro che il municipio Ponente è quello che ne ha sensibilmente meno di tutti gli altri, visto che ha 35 richiedenti asilo contro i 620 del municipio centro est e i 283 del centro ovest solo per fare due esempi. Ma la collocazione nell’ex asilo Contessa Govone non va bene”. Lo ha detto l’assessore comunale alla sicurezza del Comune di Genova Stefano Garassino che ieri sera ha incontrato alcuni residenti del quartiere dopo l’ennesima profeta in strada.
Nei prossimi giorni (probabilmente già domani ma la convocazione ufficiale ancora non è arrivata) ci sarà un nuovo incontro tra Prefettura, Tursi, municipio e comitati dopo che i residenti hanno bocciato la proposta di don Giacomo Martino di far arrivare a Multedo in prima battuta 25 profughi anziché 50 facendo un esperimento di incontro e integrazione per un mese con successiva verifica.
E oggi il comitato di quartiere di Multedo ha pubblicato una lettera aperta al cardinale Angelo Bagnasco chiedendo al cardinale di tornare a Multedo per vedere in prima persona la situazione del quartiere e la collocazione di quello che dovrebbe essere il nuovo ‘cas’
Di sequito il testo:
Eminenza, ci rivolgiamo direttamente a Lei dopo giorni di tensioni e polemiche. Siamo la stessa Comunità coesa e appassionata che accolse la Sua Visita Pastorale nell’ottobre 2009. Siamo lo stesso quartiere che, in quell’occasione rimasta nel cuore di molti, Le mostrò con orgoglio e gioia i suoi gioielli: l’Asilo Govone, la Scuola Alfieri, i nostri spazi d’aggregazione. Le mostrammo anche le servitù che ci affliggono: un casello autostradale che taglia in due le nostre case, il traffico pesante, i depositi chimici. È cambiato molto da allora: l’Asilo Govone ha chiuso, la Scuola ha meno bambini. I campetti sono in disuso, e la piscina non c’è più: è rimasto solo l’immobile, fatiscente e degradato. Non è cambiato invece il peso delle servitù, ma soprattutto non siamo cambiati noi: siamo le stesse persone che hanno a cuore il destino del loro quartiere e della sua serenità. Per questo, dopo che abbiamo letto di tutto e di più sulle nostre posizioni, Le chiediamo di volerci visitare un’altra volta: torni in Visita Pastorale, come allora, e tocchi con mano le nostre sincere preoccupazioni. Cercheremo di spiegarLe perchè stiamo dicendo “No” al vostro Centro, un “No” che non ha nulla a che fare con cattiveria e egoismo, ma che deriva da una condizione oggettiva di disagio e isolamento progressivo. Sperando di poterLa incontrare nuovamente presto.
La salutiamo con la stessa stima e lo stesso affetto di allora.
Il comitato di quartiere di Multedo.